Covid, variante indiana: 2 casi dopo rientro dal Bangladesh

Sono positivi al ceppo 2: il grado di rischio è inferiore, sia a livello clinico che epidemiologico. Lo afferma l'Istituto Zooprofilattico delle Venezie, dopo accertamenti sui tamponi

(Foto d'archivio)

(Foto d'archivio)

Venezia, 30 aprile – Due persone residenti in provincia di Venezia, e da poco rientrate dal Bangladesh, presentano la variante indiana del Covid appartenente al gruppo 2, un ceppo già noto e soprattutto diverso da quello sul quale è cresciuto l’allarme internazionale.

Lo ha scoperto l'Istituto Zooprofilattico delle Venezie, con gli accertamenti sui tamponi dei due soggetti inviati dall'Ulss 3 Serenissima. La variante indiana di gruppo 2 presenta un grado di rischio inferiore, sia a livello clinico che epidemiologico, e non è oggetto di sorveglianza. L'azienda sanitaria ha comunque messo in campo tutte le misure finalizzate al monitoraggio della situazione.

Zaia: “Le varianti arrivano tutte”

In occasione della conferenza stampa dello scorso 27 aprile era stato proprio il presidente del Veneto, Luca Zaia, a confermare in conferenza stampa la notizia dell’individuazione nella Regione della variante indiana. Il governatore aveva però minimizzato: “Si tratta - aveva detto - di due cittadini indiani di Bassano, padre e figlia. Le varianti ormai sono migliaia e prima o poi arrivano tutte. Affrontiamo giorno dopo giorno questi aspetti, e andiamo avanti”. I due positivi avevano partecipato al pellegrinaggio induista di Kumbh Mela e si erano immersi nel Gange come vuole la tradizione induista.

A tal proposito qualche giorno fa Antonia Ricci, direttrice generale dell'Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, aveva detto: "La buona notizia è che la variante è stata subito identificata e che proviene da lì. Non si è radicata qua. Non è stata comunque trasmessa fuori dalla loro famiglia. Forse c'è un convivente positivo ma ci preoccupa relativamente".

Pfizer: “Nostro vaccino efficace lo stesso”

Nel frattempo Ugur Sahin, lo scienziato a capo di BioNTech, che ha messo a punto il vaccino con Pfizer, ha riferito fiducioso negli ultimi giorni che il loro vaccino sarebbe efficace contro la variante indiana: “Presenta delle mutazioni che abbiamo già studiato e contro le quali il nostro vaccino ha dimostrato di funzionare”, ha detto.