Caro affitti, universitari: “Inorriditi dal cinismo di Brugnaro”

“Inaccettabili lezioni vita dall'alto di un patrimonio milionario” rimarcano, accusando il sindaco di aver “perso il contatto col mondo reale” in una città “dove non ci sono nemmeno sufficienti fondi per garantire le borse di studio”

La protesta dei giovani universitari con le tende davanti alle università contro il caro affitti

La protesta dei giovani universitari con le tende davanti alle università contro il caro affitti

Venezia, 18 maggio 2023- Gli studenti universitari di Venezia replicano in una lettera alle parole del sindaco Luigi Brugnaro che ha sostenuto, nell’ambito delle proteste diffuse in tutta Italia fuori dagli atenei dei giovani con le tende contro il caro affitti per chi studia all’università fuori sede, che "chi si fa fregare 700 euro per una stanza non merita di laurearsi".

"Assaliti dal disgusto” 

Rivolgendosi direttamente al primo cittadino della città lagunare, sottolineano che "non è facile nascondere il disgusto che li ha assaliti” nel leggere “il suo scambio di vedute con uno studente universitario che paga 700 euro al mese per una stanza".

I rappresentanti dell'Unione universitari Venezia si dicono "inorriditi dalle parole e dal cinismo" di Brugnaro, ma non sorpresi: "É solo l'ennesima dimostrazione di quanto abbia perso il contatto con il mondo reale e con la città che dovrebbe amministrare".

"Affitti folli di Venezia”

Rilevano poi che "la condizione che vivono da nord a sud come universitari non si risolve con qualche lavoretto: lavorare per mantenerci gli studi è una triste realtà da anni ormai". "E non lo facciamo - puntualizzano - per pagarci 'i capricci' che lei si pagava facendo la stagione a Caorle, no. Lavoriamo per mantenerci gli studi, per pagare gli affitti folli di questa città e per mangiare un boccone durante la giornata. Lavoriamo - continuano - perché altrimenti la possibilità di studiare ci verrebbe negata da un sistema che lascia indietro chi non è nato in un contesto agiato e favorevole".

"Paga di Stato? No, un diritto costituzionale”

Sempre rivolgendosi a Brugnaro, aggiungono: "quella che lei chiama spregiativamente 'paga di Stato' è invece sia un diritto garantito dalla Costituzione e dalla legge, sia un investimento per il futuro del nostro Paese: in Italia il numero di laureati nella fascia da 25 a 34 anni è del 28%; la media dei Paesi Ocse è del 48%. Ma il diritto allo studio ormai da tempo viene bistrattato, specie qui in Veneto - è la critica - e in particolare a Venezia, dove non ci sono nemmeno sufficienti fondi per garantire le borse di studio a tutti gli idonei, figuriamoci se parliamo di alloggi". Un sistema, peraltro, "che si sostiene con la fatica di famiglie e lavoratori che ogni anno pagano i contributi allo Stato, non certo da chi evade il fisco".

700 euro, costo di residenze universitarie

Secondo gli studenti, "quello che traspare, purtroppo, dalla intervista è che Brugnaro non sa nemmeno di cosa stia parlando. Sono in primis le residenze universitarie private a costare 700 euro al mese, quei luoghi adibiti per ospitare proprio noi studenti per permetterci di frequentare in maniera agevole le lezioni. Un sistema, quello delle residenze private, che peraltro vuole lo stesso sindaco incentivare attraverso questo fantomatico progetto Venezia Città Campus, per dare gli universitari definitivamente in pasto alle speculazioni del mercato immobiliare". Concludono dicendo che "per questo che non accetteranno lezioni di vita dall'alto del patrimonio milionario di Brugnaro. Siamo senza casa e senza futuro e vogliamo risposte. Non siamo disposti a ricevere solo parole di biasimo da chi potrebbe arginare il problema, dalla classe dirigente di questo Paese".

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