Venezia, chiazza verde fosforescente in Canal Grande: è un tracciante

La Questura conferma: si tratta di una sostanza usata per rilevare le perdite d’acqua. Restano da stabilire le cause: intensificata la vigilanza. Nel 1968: l’artista Uriburu colorò le acque del Canale con un pigmento che rendeva fosforescenti i microrganismi presenti nell'acqua

Venezia, 28 maggio 2023 - Alcuni campioni d'acqua sono stati prelevati dai vigili del fuoco nel punto del Canal Grande di Venezia, dove stamani è comparsa una chiazza verde fluorescente. Oltre ai pompieri, coordinati dal dirigente Alessandro Scarpa, responsabile della sezione centro storico, sul posto si sono recati anche i tecnici dell'Agenzia regionale per l'ambiente (Arpav) che si sono limitati a comunicare che è stata riscontrata una “colorazione verde anomala” e che sono sul posto per le verifiche insieme anche alla Polizia locale.

In attesa di fonti ufficiali arrivano le prime indiscrezioni via social: secondo alcuni si tratterebbe dello sversamento di una sostanza contenente fluoresceina sodica composto organico colorante utilizzato per ispezioni idriche, fognarie ma anche in medicina. Si tratterebbe comunque di una sostanza non tossica. 

Le autorità confermano: è un tracciante

"Sembrerebbe da considerarsi un 'tracciante', ovvero un liquido che viene immesso in tutte quelle circostanze ove si verifica una perdita di acqua per comprenderne il tragitto seguito" la sostanza che ha colorato di verde fluo l'acqua del Canal Grande a Venezia. Lo fa sapere la polizia che in una nota precisa che "l'azione al momento non è stata rivendicata e in base agli accertamenti condotti dai vigili del fuoco non sono emerse situazioni di pericolo per la salute della popolazione".

La nota della Questura ricostruisce anche i fatti di questa mattina: "Alle ore 9.30 circa, nelle vicinanze del Ponte di Rialto, è stata riscontrata una colorazione verde del bacino acqueo. A seguito dei primi accertamenti, condotti dai vigili del fuoco, insieme alla polizia locale di Venezia e all'Arpav, il prefetto di Venezia ha disposto l'effettuazione di una riunione di coordinamento interforze in Questura nell'ambito della quale polizia di Stato, Arma dei carabinieri, Guardia di finanza, polizia locale di Venezia e vigili del fuoco hanno messo a fattore comune le informazioni acquisite e gli accertamenti svolti sull'evento al fine di individuarne le cause e le conseguenti azioni da intraprendere".

Intensificati i controlli

Ora sono in corso tutti gli accertamenti necessari a chiarire la natura e le cause dell'evento. Il prefetto Di Bari, d'intesa con il Questore Michele Masciopinto, ha disposto un'intensificazione della vigilanza in ambito lagunare, al fine di monitorare eventuali criticità e prevenire ulteriori episodi analoghi. Domani, anche in relazione all'evolversi della situazione, si terrà una nuova riunione.

Ultima generazione: non siamo stati noi

Gli ambientalisti di ‘Ultima generazione’, intanto fanno sapere di essere estranei all’accaduto. Tramite il loro ufficio stampa i giovani che hanno imbrattato il Senato di fango, come gli alluvionati dell’Emilia Romagna, e riempito, tra le ultime cose, di liquido nero la fontana di Trevi a Roma, hanno ribadito di non avere nulla a che fare con quanto accaduto. 

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Cosa è successo

Una chiazza di liquido verde fosforescente è apparsa stamani sul Canal Grande di Venezia, all'altezza del Ponte di Rialto. A segnalarla, intorno alle ore 9.30, sono stati alcuni cittadini, che hanno avvisato la Polizia locale. Per la modalità dell'evento, il fatto ricalca le dimostrazioni avvenute in altre città da parte di militanti ambientalisti, ma a differenza di quelle non risulta alcuna rivendicazione. La città lagunare è presa d'assalto dai turisti, come ogni fine settimana; stamani, inoltre, si sta svolgendo la 'Vogalonga', regata non competitiva che percorre anche il Canale Grande.

Il Prefetto di Venezia, Michele di Bari, si è subito attivato ed ha convocato una riunione urgente di coordinamento tra le varie forze di Polizia della città. Scopo della riunione sarà quello di capire l'origine del fenomeno e studiare le azioni da intraprendere.

Il precedente: la performance di Uriburu

Riporta alla memoria una storica performance dell'artista argentino Nicolas Garcia Uriburu la comparsa della chiazza di colore verde fluorescente avvenuta stamani sul Canal Grande di Venezia, vicino al ponte di Rialto. Nel 1968, in occasione della Biennale d'arte, Uriburu colorò di verde le acque del canale utilizzando un pigmento che rendeva fosforescenti i microrganismi presenti nell'acqua. Un'operazione spettacolare che invitava a prendersi cura dell'ambiente, usando un colore, il verde appunto, simbolo dell'ecologia universale. Nel corso della sua attività Uriburu, morto nel 2016, ha eseguito in seguito altre performance simili, nel 1989 colorando in verde l'acqua di una delle fontane che circondano la piramide del Grand Louvre e l'acqua della fontana del Trocadero, a Parigi, il Rio de la Plata, il Riachuelo di Buenos Aires.