REDAZIONE VENEZIA

Incidente Mestre, il Papa: “Vicinanza alle famiglie delle vittime e ai feriti”

Il Santo Padre ha inviato un telegramma al patriarca di Venezia, è stato letto durante la veglia di preghiera

Le immagini del tragico incidente di Mestre; nel tondo, Papa Francesco che ha mandato un messaggio di vicinanza alle famiglie delle vittime e ai feriti

Le immagini del tragico incidente di Mestre; nel tondo, Papa Francesco che ha mandato un messaggio di vicinanza alle famiglie delle vittime e ai feriti

Mestre (Venezia), 5 ottobre 2023 - "Affettuosa vicinanza alle famiglie di quanti sono morti così tragicamente, assicurando per essi una speciale preghiera di suffragio". Sono le parole di Papa Francesco che ha inviato un telegramma al patriarca di Venezia, monsignor Francesco Moraglia, per le vittime dell’incidente stradale avvenuto a Mestre. Nel messaggio, a firma del cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, il Santo Padre spiega: "Appresa la notizia del grave incidente stradale avvenuto a Mestre, nel quale hanno perso la vita numerose persone e tra queste anche bambini".

Il Santo Padre incarica monsignor Moraglia "di far pervenire l`espressione della sua affettuosa vicinanza alle famiglie di quanti sono morti così tragicamente, assicurando per essi una speciale preghiera di suffragio e, mentre implora il conforto della fede per i congiunti, invoca dal signore pronta guarigione per i feriti, e di cuore invia la paterna benedizione apostolica". Il messaggio è stato letto dal patriarca Francesco Moraglia durante la veglia di preghiera nella chiesa del Sacro Cuore.  "Sotto quel cavalcavia ho visto chi esercitava una professione con cura, attenzione ma soprattutto tanta umanità. Bisogna andare oltre il dovere, la competenza tecnica, e partecipare a una tragedia come uomini e donne”, ha detto monsignor Francesco Moraglia. All'incontro, nella chiesa del Sacro Cuore hanno partecipato circa 200 persone, tra cui il sindaco Luigi Brugnaro, il prefetto e il questore di Venezia.

“Abbiamo bisogno - ha proseguito Moraglia - di sentire in questi momenti che la comunità ci aiuta, che dobbiamo recuperare quote di umanità nel nostro vivere molte volte in maniera troppo conflittuale, che mira solo a ottenere risultati. Vogliamo presentare al Signore questi fratelli e sorelle in questo momento di preghiera in cui diciamo: Signore, siamo come l'erba del campo», ha concluso.