Magliette con scritte volgari e simboli di Venezia: è polemica, ritirate

'Ostrega' e 'Ciò' le parole più ‘leggere’, intercalari di uso comune, abbinate a segni evocativi della Serenissima; dopo la reazione dei commercianti ritirate le Tshirt con riferimenti sessuali

Alcuni simboli di Venezia: le gondole sulla laguna, il carnevale e sullo sfondo la basilica di San Marco

Alcuni simboli di Venezia: le gondole sulla laguna, il carnevale e sullo sfondo la basilica di San Marco

Venezia, 30 marzo 2023 - Magliette coi simboli di Venezia, dal Leone alato della Serenissima alle tipiche gondole che solcano i canali, alle maschere del celeberrimo carnevale, ma sulle quali compaio anche scritte, soprattutto in dialetto veneto, di 'carattere', è il caso di dirlo, volgare. E subito la città insorge contro il mercato dell'accalappia clienti con materiale di facile consumo ma che non rappresenta di certo il 'meglio della città'.

C'è chi parla, sui giornali locali, di "sfregio alla città di Venezia", proprio come lo sono i tuffi da ponti e addirittura da palazzi, contro i quali è intervenuto anche il sindaco Luigi Brugnaro, con la polizia locale che cerca di rintracciare chi mette in pericolo la propria vita e 'usa' la città come fosse un parco divertimenti. Venezia vuole invece dare un'altra immagine, quella storica, quella di una città lagunare dalle caratteristiche quasi uniche capace di organizzare eventi fantasmagorici per settimane come il carnevale, ricca di bellezze peculiari, beni architettonici e mostre da visitare, che ospita rassegna di richiamo internazionale come il Festival del Cinema o le Biennali d'arte, che regala emozioni con le regate, che offre gite in gondola e sa soddisfare i palati.

Mettere in vendita delle t-shirt, iniziativa lanciata da un punto vendita della città lagunare con parolacce esplicite, dove intercalari come 'ostrega', una banale imprecazione sulla figura di una maschera e 'ciò' sul merletto architettonico dei palazzi, sono di certo solo le rappresentazioni più leggere, va contro il decoro, rimarcano gli esercenti. E difatti gli articoli più volgari, anche con riferimenti sessuali, dopo le polemiche sono stati rimossi, sia in negozio sia nella versione di e-commerce online.