Resti umani a Marghera: confronto col Dna di Isabella Noventa. Gli indizi in comune tra i due casi

Il fratello: “Non mi illudo”. Scettici gli inquirenti. Ma la datazione del teschio e delle altre parti dello scheletro ritrovati da dei giardinieri fa pensare che possa trattarsi dell'impiegata padovana uccisa nel 2016

Isabella Noventa svanita nel nulla la notte del 15 gennaio 2016

Isabella Noventa svanita nel nulla la notte del 15 gennaio 2016

Venezia, 10 febbraio 2023 - Il dna che verrà ricavato dallo scheletro di donna rinvenuto casualmente lo scorso 30 gennaio tra i cespugli a Marghera sarà confrontato anche con quello di Isabella Noventa, l'impiegata padovana uccisa 7 anni fa, il cui corpo non è mai stato trovato. La donna, di 55 anni, scomparve la notte del 15 gennaio 2016. Serviranno alcune settimane prima che il patrimonio genetico dei resti umani - un teschio e alcune ossa - sia disponibile per essere comparato con il dna della padovana sparita nel nulla. Secondo fonti qualificate, sarebbero tuttavia minime le possibilità che lo scheletro possa essere quello di Isabella. Per l'omicidio stanno scontando 30 anni di carcere i fratelli Freddy e Debora Sorgato.

Il ritrovamento dei resti

Un teschio ed altre parti di uno scheletro umano sono spuntati il 30 gennaio 2023 in un terreno in via della Chimica, a Marghera (Venezia) mentre alcuni operai di una cooperativa che lavora per i servizi ambientali veneziani stavano tagliando dei rovi. Accanto alle ossa c'erano anche dei pezzi di stoffa, probabilmente ciò che resta dei vestiti della vittima.

Gli elementi in comune tra i due casi

Ora ciò che gli inquirenti cercheranno di appurare è se c’è un legame tra il corpo mai trovato di Isabella Noventa e i resti ritrovati a Marghera. Al momento gli elementi indiziari sono pochi. Ma dopo la macabra scoperta dei resti di uno scheletro di donna di Marghera, è bastato mettere assieme alcune coincidenze ed è tornata la speranza di poter porre la parola fine sul giallo che dura dal 2016. Manca il confronto tra il dna della vittima sconosciuta e quello di Isabella, che sarà fatto non appena i laboratori della polizia scientifica avranno a disposizione il materiale genetico della sconosciuta di Marghera.

La datazione dei resti

La prima datazione dei resti - rimasti nella vegetazione da 7 anni - non è l'unica coincidenza tra le due vicende. La trasmissione di Rai3 'Chi l'ha visto’ ha mostrato nell'ultima puntata i tabulati telefonici riferiti al cellulare di Freddy, che collocano l'uomo domenica 17 gennaio 2016 - esattamente un giorno dopo l'omicidio - proprio a Marghera, in alcune strade vicine a dove sono stati rinvenuti i resti umani. Gli investigatori hanno recuperato sul luogo, un' aiuola in via della Chimica, un teschio, alcune ossa, parte di un spina dorsale umana, oltre ad un orologio da donna, e un paio di scarpe numero 38, due misure in più di quelle di Isabella. Scarpe che non erano calzate, segno che potrebbero essere state abbandonate in un momento diverso da quello dello scheletro.

Il corpo nascosto 24 ore?

L'omicidio fu compiuto la notte tra venerdì 15 e sabato 16 gennaio; Paolo Noventa denunciò la scomparsa della sorella il mattino di sabato 16. Se i tabulati collocano la presenza a Marghera di Freddy Sorgato domenica 17 - ragionano gli investigatori - significa che avrebbe dovuto tenere nascosto il corpo della vittima per 24 ore, percorrendo poi in auto i 40 km che separano la sua casa di Noventa Padova da Marghera, con tutti i rischi di essere fermato o visto da qualcuno.  

Dna comparato anche con altre donne scomparse

Una risposta la darà comunque la comparazione del Dna, che sarà fatta anche con quello di altre donne scomparse in questi anni e mai ritrovate. Non è la prima volta che resti umani venuti alla luce nei terreni o nei fiumi in Veneto richiamano in primo piano il caso Noventa. Successe nell'agosto 2019, con una mandibola umana scoperta su una spiaggia di Albarella. Riaccadde nell'aprile 2022, con il cadavere mutilato di una donna ripescato dentro ad un borsone nero nel Po, a Rovigo. Tutte piste che non hanno mai portato a nulla.

Il fratello Paolo: “Non mi illudo”

"Io non mi illudo - dice Paolo Noventa - ma alcune coincidenze in effetti ci sono. Mi chiedo ad esempio cosa ci facesse Freddy Sorgato quella domenica 17 gennaio a Marghera. È vero che con i suoi camion trasportava carburanti, ma il deposito da cui si approvvigionava, che io sappia, non era a Marghera. Non mi illudo, ma la speranza che si trovi il corpo di mia sorella c'è sempre".