Venezia, rinasce il comitato Cavarzere: riparte la lotta contro l’impianto di biometano a Cà Venier

La storica associazione popolare sarà apartitica e contro l’insediamento. Gli attivisti: “Puzza cronica con effetti sulla salute dei cittadini”

Planimetria dell'area che indica la zona di possibile insediamento dell'impianto di bio metano a Ca' Venier

Planimetria dell'area che indica la zona di possibile insediamento dell'impianto di bio metano a Ca' Venier

Cavarzere (Venezia), 06 maggio 2023 – Un impegno popolare che ritorna dopo alcuni anni a difesa del proprio territorio, per dire NO a un impianto che sarebbe costruito a ridosso di abitazioni e scuola materna.

Il 28 aprile scorso è stato formalizzato il rinnovo della storica associazione di volontariato ‘Comitato ambiente e sviluppo Cavarzere’, che per statuto è aperto a tutti e autonomo da tutti i partiti, al fine d’impedire attraverso tutte le iniziative possibili, l'insediamento dell'impianto per la produzione di biometano a Ca' Venier mediante l’utilizzo prevalente di escrementi di bovini e polli. Il fine del comitato è quello di difendere gli interessi dei cittadini e dei residenti, delle attività commerciali, delle piccole, medie e anche grandi imprese, e dei proprietari degli immobili di Cavarzere e dintorni. In una nota precisano come: “il comitato sostiene le azioni dell’amministrazione e del consiglio comunale per opporsi al progetto in un momento molto critico per il futuro del nostro territorio”.

Il progetto per l'insediamento dell'impianto per la produzione di biometano a Ca' Venier, è stato già approvato dalla conferenza di servizi della Regione Veneto il 4 maggio 2022, ribadito dalla Regione Veneto in risposta all'interrogazione regionale dei consiglieri regionali Guarda, Baldin e Montanariello del 20 gennaio scorso e risulta al momento in attesa di una decisione dell'autorità di bacino distrettuale delle Alpi Orientali.

Rischi, pericoli e costi

Il progetto secondo il comitato presenta rischi, per le persone, le scuole, le organizzazioni pubbliche, le imprese e i proprietari di immobili del nostro comune. Nel dettaglio il comitato dei cittadini mette in allarme dai rischi: “Puzza cronica con effetti a lungo termine sulla salute della popolazione, bruciore agli occhi, probabili svenimenti, intossicazione respiratoria, traffico di mezzi in arrivo e in uscita con carichi pericolosi, tossici e nocivi pieni di letame, gestione non esente da potenziali incidenti a pochi metri dalle case, possibile trasmissione di influenza aviaria alla fauna che risiede nella vicina palude delle Marice e rischio di inquinamento dei terreni a causa delle potenziali esondazioni. Le comunità-prosegue il comitato-che sono costrette ad ospitare impianti industriali di biometano subiscono enormi e permanenti effetti dannosi, alle economie, alla salute, all'ambiente e alla qualità della vita causati da un'industria che ha una lunga storia di ingiustizia ambientale: mancanza di trasparenza in tutte le fasi delle sue operazioni, tra cui la cattiva gestione cronica e una insufficiente regolamentazione ambientale, speculazioni basate su sussidi finanziari, oltre allo scarso rendimento complessivo della produzione di energia che, con l’ emissione di metano nell’ ambiente, contribuisce ad incrementare i gas del riscaldamento globale invece di ridurli.

Perché il comitato si è riattivato

Nel corso di molti decenni il comitato è sorto e progredito per proteggere i cittadini, i residenti, le imprese del territorio e la città, respingendo con successo i progetti che minacciavano la loro sicurezza e il loro benessere, tra cui il centro di compostaggio di rifiuti urbani nel 2014 sempre a Ca’ Venier. “Questo nuovo mega impianto-precisa il comitato cittadino- posizionato in mezzo a centinaia di abitanti che vivono a Ca’ Venier, a circa 500 mt da San Giuseppe e a meno di un chilometro dal centro storico del Comune e dalle sue due zone produttive, rappresenta la più grave minaccia alla sopravvivenza della città e al suo futuro e deve essere urgentemente affrontato da chiunque ci viva, lavori o possieda attività commerciali o proprietà: per questo motivo il comitato è stato rilanciato con l’ adesione di molti nuovi aderenti e formalmente riattivato”.