Giunta veneziana nel caos: le presunte tangenti di Park 4.0

Il gip ha riportato stralci di telefonate di Renato Boraso dopo la sentenza del tar che ha sospeso il permesso di costruzione alla società dei parcheggi

BUFERA CORRUZIONE SUL COMUNE DI VENEZIA, INDAGATO BRUGNARO

� stato celebrato stamani, ai Giardini Reali, il 'gemellaggio adriatico' tra Venezia e la città ucraina di Odessa, nell'ambito della festa della Sensa. Nell'occasione, il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha consegnato l'anello dogale, simbolo del legame, all'ambasciatore ucraino in Italia, Yaroslav Melnyk. Dopo la cerimonia è partito il corteo acqueo che ha proseguito le celebrazioni della Sensa, con lo 'Sposalizio del mare'. FACEBOOK LUIGI BRUGNARO +++ ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++

Le intercettazioni telefoniche dell’inchiesta veneziana che hanno travolto anche il sindaco Luigi Brugnaro, raggiunto ieri da un avviso di garanzia, hanno tracciato anche una conversazione tra l’assessore Renato Boraso e un'altra persona, di cui al momento non si conosce l’identità. Boraso millantava una presunta richiesta di danni al Comune di Venezia.

“Il colloquio captato tra Boraso e un'altra persona – dice il gip nelle carte dell’inchiesta – avviene all'indomani della sentenza del Tar, che aveva sospeso il permesso di costruire, rilasciato dal Comune di Venezia a Park 4.0 srl”, ovvero una delle società che secondo le indagini avrebbe dato tangenti a Boraso.

Secondo il Gip, “Boraso riteneva che la causa milionaria al Comune debba essere intentata come strumento di pressione da utilizzare nei confronti del Tar”. In un'intercettazione l'assessore dice: «Bisogna mettere una causa di 10 milioni così qualcuno andrà a parlare direttamente col presidente del Tar”.

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