
Venezia, 25 giugno 2023 - Manuel Tripargoletti è morto travolto da un treno mentre attraversava i binari lungo la linea ferroviaria Mestre-Venezia: aveva 25 anni, neo laureato originario di Cosenza, da qualche tempo viveva in Veneto, a Legnago.
Il giovane Tripargoletti era assieme a un amico di 23 anni residente a Bevilacqua (Verona), ma che di fatto viveva gran parte delle sue giornate nella vicina Legnago, che è rimasto lievemente ferito. Ed è stato proprio lui, secondo indiscrezioni, a raccontare perché avessero deciso di compiere un’azione così pericolosa come attraversare i binari: volevano raggiungere la strada dall'altra parte della linea, dove c'è il Centro Vega, il polo scientifico e tecnologico che sorge a poca distanza dallo stabilimento Fincantieri, per effettuare un prelievo da uno sportello bancomat.
Una fatale imprudenza, ancor più perché a un centinaio di metri c'era un sottopassaggio che avrebbe permesso un attraversamento in sicurezza. Tuttavia, solo qualcuno molto pratico della zona, cerniera tra Mestre e Porto Marghera, avrebbe potuto sapere se vi fossero effettivamente un bancomat in quell'area. Il Centro Vega, dopo l'orario degli uffici, non ha praticamente attività che restino in funzione. L'ipotesi del bancomat non ha trovato per ora conferme.
Cosa è successo
La tragedia è accaduta a mezzanotte di sabato all'altezza del Parco tecnologico veneziano Vega. Il macchinista del treno ha tentato di frenare ma non è riuscito a evitare l'impatto. Sul posto sono intervenuti i sanitari del Suem, la Polfer e i vigili del fuoco e il traffico ferroviario è rimasto bloccato per tre ore.
Il convoglio regionale era appena partito dalla stazione di Mestre, e viaggiava a velocità ridotta, in direzione Venezia. La motrice non ha investito in pieno i due ragazzi: il 23enne è stato colpito solo di striscio, all'altezza di una spalla; Manuel Tripargoletti è invece stato preso in modo più netto, finendo sbalzato alcune decine di metri più avanti. È deceduto all'istante. Il corpo è stato trovato dai soccorritori rannicchiato in una canaletta che convoglia i cavi elettrici, vicino ad un muro che delimita la sede ferroviaria. Secondo la ricostruzione, i due amici sono arrivati alla massicciata dei binari scavalcando il cancello di un cantiere nautico, lo 'Scafoclub', in via Dogarello, alla periferia di Mestre, ai confini con il Canal Salso e la laguna. Poco più indietro si trova la piccola stazione di Porto Marghera - utilizzata solo dai treni locali - dotata di un sottopassaggio, che i due però avrebbero potuto non conoscere affatto.
L'allarme è giunto al 118 mezzora dopo la mezzanotte. I pompieri hanno incontrato non poche difficoltà per aprire un varco nella recinzione - davanti al cancello era parcheggiata anche un'auto - e consentire agli infermieri del Suem di raggiungere il luogo dell'incidente. Gli stessi sanitari hanno dovuto far passare la barella spinale con il ferito sopra il cancello in ferro, per poter arrivare all'autoambulanza.
L’amico miracolato
È stato dimesso dall'ospedale l’amico di Manuel, il 23enne che è rimasto ferito la notte scorsa mentre attraversavano insieme i binari sulla linea Venezia-Mestre. Il ragazzo non è stato travolto dal treno, ma solo sfiorato, e cadendo ha riportato alcune ferite ed escoriazioni ad un braccio. Il 23enne è stato quasi miracolato. Dopo una breve permanenza al pronto soccorso all'ospedale all'Angelo di Mestre, in mattinata è stato dimesso ed ha potuto tornare a casa. Spetterà a lui raccontare alla polizia ferroviaria come sono andate veramente le cose.