Venezia, FdI scrive a preside di liceo: "Basta carriere alias". Pd: “Intimidazione”

Secondo il partito di Meloni la sostituzione del nome anagrafico per studenti transgender sarebbe 'falso ideologico', perseguibile penalmente. La dirigente ribatte: "Questione etica non politica". Zan contrattacca: "Metodo che sa di squadrismo"

L'ingresso del liceo Marco Polo di Venezia, a cui è stata inviata una lettera da FdI per dire "basta con la carriera alias"

L'ingresso del liceo Marco Polo di Venezia, a cui è stata inviata una lettera da FdI per dire "basta con la carriera alias"

Venezia, 2 aprile 2023 - I percorsi di 'carriera alias' nelle scuole, per consentire agli studenti transgender di sostituire il nome anagrafico ricevuto alla nascita, è al centro di uno scontro tra i vertici locali di Fratelli d'Italia e la preside del liceo 'Marco Polo' di Venezia. I responsabili del partito di Giorgia Meloni hanno inviato una lettera, su carta intestata Fdi, alla dirigente scolastica, Maria Rosa Cesari, intimandole di interrompere le iscrizioni con carriera alias, sostenendo che sarebbero contrari all'art. 479 del codice penale, che punisce la falsità ideologica. Così facendo, hanno aggiunto, la preside esporrebbe gli stessi insegnanti ad essere perseguibili di reato. Maria Rosa Cesari, però - riferisce la Nuova Venezia - ha scritto una circolare al corpo insegnante, rendendo noto il fatto, e confermando che il liceo proseguirà sul percorso iniziato, "perchè per noi queste sono questioni etiche, non politiche".

Zan: "Metodo intimidatorio che sa di squadrismo"

"La crociata di Fratelli d'Italia contro i diritti continua, questa volta contro il liceo Marco Polo di Venezia che consente il percorso di carriere alias per i suoi studenti: un provvedimento di civiltà, peraltro approvato all'unanimità del Consiglio d'Istituto, che sostiene il percorso di vita di tante ragazze e tanti ragazzi - è il commento di Alessandro Zan, deputato Pd -. È inconcepibile che ben due esponenti di FdI, su carta intestata di partito, di fatto minaccino una preside e l'autonomia scolastica dell'istituto stesso. A che titolo si sono spinti a fare tali pressioni su una Preside di una scuola pubblica per interrompere le carriere alias? È un metodo intimidatorio che sa di squadrismo, si è superato ogni limite. Il ministro dell'Istruzione Valditara non può restare anche questa volta in silenzio, serve una condanna netta delle istituzioni competenti contro queste pressioni vergognose per ribadire e tutelare l'autonomia della scuola. Piena solidarietà alla Preside Maria Rosa Cestari, ai docenti e a tutti gli studenti del Marco Polo, che resistono e non fanno marcia indietro".

Scarpa: "Inaccettabile lettera di 'sollecito'"

"Inaccettabile quello che è successo al Marco Polo di Venezia: l'istituto ha ricevuto una lettera, su carta intestata di Fratelli D'Italia, di 'sollecito', per non dire minaccia, a interrompere i percorsi di carriera alias nella scuola - dichiara la deputata del Pd, Rachele Scarpa -. Come spesso accade, i luoghi di istruzione sono più avanti del resto della società. La carriera alias è un gesto piccolo, da parte delle istituzioni scolastiche, ma carico di significato: può essere vitale, per una persona adolescente che sta affrontando un percorso sulla propria identità di genere, vivere una scuola che dica "io ti vedo, e ti vedo per quello che sei". Per chi affronta ogni giorno discriminazione e invisibilizzazione, queste cose a volte sono dei veri e propri salvavita. FdI invece attuta inaccettabili intimidazioni per riportare indietro un mondo dell'istruzione che sta avanti anni luce rispetto a loro. Ormai è chiaro: è l'esistenza stessa delle persone trans, o anche solo del diverso, a far sentire minacciati dal profondo i Fratelli d'Italia. Ho una brutta notizia per loro: le nostre esistenze, compatibili o meno con il vostro sistema valoriale, non si possono cancellare. É fragile, la vostra identità, se basta la nostra a farla vacillare. Sono molto vicina alla preside dell'istituto veneziano che ha ricevuto questa minacciosa missiva e solidale con tutte le scuole che stanno intraprendendo percorsi di Carriera Alias e con tutti gli studenti e studentesse che questa destra puntualmente discrimina, accanendosi contro di loro. Non faremo un solo passo indietro".

Il precedente: la lettera della preside di Firenze

Un episodio analogo che aveva fatto molto discutere tutta l’Italia era stata la lettera che la preside del liceo scientifico Leonardo Da Vinci di Firenze, Annalisa Savino aveva inviato ai suoi studenti dopo l’aggressione subita da alcuni di loro davanti alla scuola. La dirigente poneva l’accento sullo stare in guardia contro singoli episodi che però potevano essere germi di una deriva autoritaria. Contro di lei il Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara che aveva parlato di “lettera del tutto impropria”, “in Italia non c'è alcuna deriva violenta e autoritaria, non c'è alcun pericolo fascista”; ed ancora “se l'atteggiamento dovesse persistere vedremo se sarà necessario prendere misure”. A sostegno della preside erano state raccolte 120 mila firme.