Venezia, 6 aprile 2023 - Nel sistema scolastico italiano il rapporto tra apprendimenti e valutazione si concentra dopo le scuole elementari su un solo elemento: il voto. Temuta e odiata la valutazione numerica crea ansia e disagio tra gli studenti che temono sempre più di affrontare interrogazioni e compiti in classe. Notti insonni, pianti e stress precedono per molti ragazzi le temutissime verifiche periodiche togliendo energia e entusiasmo nell'apprendimento, e per molti arrivano le bocciature. Un fenomeno crescente che in molti definiscono generazionale.
Quadrimestre senza voti
Per cambiare rotta il liceo classico-scientifico Giordano Bruno di Venezia mette in campo una nuova modalità educativa e sperimenta in tre classi il quadrimestre senza voti per abbassare il livello d'ansia degli studenti, legato alle prove scritte e orali. Come funziona? I ragazzi continueranno a fare le verifiche stabilite dagli insegnanti ma al termine non ci sarà più il classico voto. Si parlerà invece di "risultati raggiunti" scritti in verde e di "preparazione da migliorare" con i dettagli specifici dei punti dolenti. La proposta è stata discussa con i genitori e il consiglio di classe e continuerà sino alla fine del quadrimestre dove il voto sarà invece inserito per finire in pagella.
La dirigente: "Risolvere il disagio"
"Ci pensavo da un po' ad attivare una sperimentazione di questo tipo - spiega la dirigente scolastica Michela Michieletto - ora abbiamo trovato l'occasione. Abbiamo scelto alcuni contesti particolari, solo alcune classi. Una al Bruno, allo scientifico, è già partita, un'altra partirà sempre allo scientifico e forse ne inizierà una terza al classico". È il tentativo di risolvere un problema legato al disagio degli alunni. "Di base va chiarita una cosa - sottolinea Michieletto - tra i ragazzi c'è un problema d'ansia importante, che è sempre più evidente. Noi ci stiamo lavorando. Stiamo cercando di trovare soluzioni. Non possiamo rimanere sordi al loro disagio".
Venezia, Roma, Pesaro e Milano
Non solo a Venezia, anche al liceo Morgagni di Roma il voto compare solo alla fine dei trimestri, in pagella. Il Morgagni dal 2022 è diventato un caso di studio per il corso di Pedagogia sperimentale dell’Università La Sapienza. Sulla stessa onda dallo scorso anno viaggia anche l’Agrario Cecchi di Pesaro.
Il tema dell'ansia diffusa e crescente negli studenti è emerso anche al liceo Berchet di Milano, dove i ragazzi in un sondaggio esprimevano il forte il disagio provato verso la scuola.