Venezia, contro l'ansia degli studenti arriva il quadrimestre senza voti

La sperimentazione in tre classi al liceo Bruno Franchetti di Venezia. Il voto compare solo alla fine, in pagella

Nella foto alcuni studenti del Liceo Bruno-Franchetti di Mestre incontrano l’assessora comunale alle Politiche Educative di Venezia, Laura Besio

Nella foto alcuni studenti del Liceo Bruno-Franchetti di Mestre incontrano l’assessora comunale alle Politiche Educative di Venezia, Laura Besio

Venezia, 6 aprile 2023 - Nel sistema scolastico italiano il rapporto tra apprendimenti e valutazione si concentra dopo le scuole elementari su un solo elemento: il voto. Temuta e odiata la valutazione numerica crea ansia e disagio tra gli studenti che temono sempre più di affrontare interrogazioni e compiti in classe. Notti insonni, pianti e stress precedono per molti ragazzi le temutissime verifiche periodiche togliendo energia e entusiasmo nell'apprendimento, e per molti arrivano le bocciature. Un fenomeno crescente che in molti definiscono generazionale.

Quadrimestre senza voti

Per cambiare rotta il liceo classico-scientifico Giordano Bruno di Venezia mette in campo una nuova modalità educativa e sperimenta in tre classi il quadrimestre senza voti per abbassare il livello d'ansia degli studenti, legato alle prove scritte e orali. Come funziona? I ragazzi continueranno a fare le verifiche stabilite dagli insegnanti ma al termine non ci sarà più il classico voto. Si parlerà invece di "risultati raggiunti" scritti in verde e di "preparazione da migliorare" con i dettagli specifici dei punti dolenti. La proposta è stata discussa con i genitori e il consiglio di classe e continuerà sino alla fine del quadrimestre dove il voto sarà invece inserito per finire in pagella.

La dirigente: "Risolvere il disagio"

"Ci pensavo da un po' ad attivare una sperimentazione di questo tipo - spiega la dirigente scolastica Michela Michieletto - ora abbiamo trovato l'occasione. Abbiamo scelto alcuni contesti particolari, solo alcune classi. Una al Bruno, allo scientifico, è già partita, un'altra partirà sempre allo scientifico e forse ne inizierà una terza al classico". È il tentativo di risolvere un problema legato al disagio degli alunni. "Di base va chiarita una cosa - sottolinea Michieletto - tra i ragazzi c'è un problema d'ansia importante, che è sempre più evidente. Noi ci stiamo lavorando. Stiamo cercando di trovare soluzioni. Non possiamo rimanere sordi al loro disagio".

Venezia, Roma, Pesaro e Milano

Non solo a Venezia, anche al liceo Morgagni di Roma il voto compare solo alla fine dei trimestri, in pagella. Il Morgagni dal 2022 è diventato un caso di studio per il corso di Pedagogia sperimentale dell’Università La Sapienza. Sulla stessa onda dallo scorso anno viaggia anche l’Agrario Cecchi di Pesaro.

Il tema dell'ansia diffusa e crescente negli studenti è emerso anche al liceo Berchet di Milano, dove i ragazzi in un sondaggio esprimevano il forte  il disagio provato verso la scuola.

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