Venezia, è il giorno del Salone Nautico: più barche, più espositori

Inaugurato all’Arsenale l’evento fieristico dedicato alla nautica, visitabile fino al 6 giugno. La presidente del Senato Casellati: “La laguna candidata a Capitale della sostenibilità”

Venezia al via Salone Nautico

Venezia al via Salone Nautico

Venezia, 29 Maggio 2021 – Si è aperta oggi all’Arsenale la seconda edizione del Salone Nautico di Venezia. Il boat show è tornato dopo la sospensione del 2020 a causa della pandemia da Covid-19 e lo ha fatto in grande stile, raddoppiando i numeri sia degli espositori che delle barche. L’evento fieristico dedicato alla nautica, fortemente voluto anche dal sindaco Luigi Brugnaro per rilanciare turisticamente la città, aspira a diventare per ammissione delle stesse aziende presenti, punto di riferimento e leader nel mercato dell'Adriatico.

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Un pensiero alla sostenibilità

Obiettivo del Salone è anche quello però di riportare l'arte Navale dove è nata: l'Arsenale fu la grande fabbrica di navi della Serenissima e proprio quest’anno si celebrano i 1600 anni della fondazione di Venezia. Spettacolo nello spettacolo inoltre all'inaugurazione: le Frecce Tricolori hanno sorvolato l’area dell’esposizione durante la cerimonia di apertura.

Grande attenzione è stata dedicata anche alla sostenibilità, con una banchina riservata alla navigazione elettrica: saranno esposti alcuni prodotti innovativi come la barca svedese Candela e un motoscafo con propulsione elettrica in grado di navigare in assetto foiling fino a 30 nodi di velocità massima con un’autonomia di 50 miglia.

Casellati: “Venezia pronta a diventare Capitale della sostenibilità”

Presente alla cerimonia di inaugurazione anche la presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati, che ha colto lo spunto: “I progetti innovativi di propulsione navale qua presenti qualificano ulteriormente la candidatura di Venezia a diventare Capitale mondiale della Sostenibilità: simbolo di un'Italia forte e virtuosa, ambiziosa e previdente”, ha detto.

Non dimentichiamo che fu proprio la Repubblica marinara di Venezia a realizzare, già nel quindicesimo secolo, previdenti politiche di sostenibilità ambientale per preservare l'integrità delle nostre montagne dal disboscamento selvaggio. Strategie di sviluppo che hanno assicurato gli approvvigionamenti delle enormi quantità di legno necessarie alla costruzione delle sue fondamenta e alle esigenze dei suoi cantieri navali, attraverso tecniche di selvicoltura e di trasporto fluviale rispettose della natura e delle sue risorse. Salvare le montagne, preservare il territorio, conquistare il mare. Una sensibilità che si rinnova oggi”, ha concluso.