Decreto Grandi Navi Venezia, Paroli (FI): "Non risolve il problema"

È iniziata in Senato la discussione sul provvedimento che disciplina il traffico crocieristico nella Laguna. Giovedì la votazione, ma restano ancora molti dubbi

Venezia, Paroli (FI) sul decreto Grandi navi: “Non risolve il problema”

Venezia, Paroli (FI) sul decreto Grandi navi: “Non risolve il problema”

Venezia, 28 aprile 2021 – È atteso con trepidazione, soprattutto in Laguna, l’esito del voto sul cosiddetto decreto Grandi navi, la cui discussione in Senato proseguirà domani alle 10 con l'esame degli emendamenti e le determinanti votazioni. Le indicazioni temporali sull’iter del decreto sono arrivate nel pomeriggio di oggi, dopo la la conferenza dei capigruppo.

Paroli: "Stop grandi navi a San Marco"

Ci sono però ancora molti dubbi su quello che sarà il testo definitivo del decreto. Adriano Paroli, senatore di Forza Italia, nel suo intervento in Aula si è detto comunque certo sul punto principale: “Basta grandi navi da crociera nel golfo di San Marco a Venezia, vadano ad attraccare nel canale di Marghera che va ripulito e attrezzato allo scopo. Il decreto oggi in discussione non risolve il problema e Venezia, in attesa del sogno oggi non attuabile del porto offshore, non può morire”.

“Abbiamo tutti – ha aggiunto – il dovere di dare risposte rapide ad un settore, quello navale, che non può restare fossilizzato dall'inerzia con effetti perversi per il capoluogo veneto, che vive e prospera solo se ha un porto e collegamenti marittimi efficienti".

“Vanno riformati i lavori in commissione”

Secondo Paroli, inoltre, “bisognerà fare una riflessione seria sui lavori parlamentari in commissione. Così come sono organizzati e gestiti adesso la funzione del singolo senatore risulta svilita se non resa impossibile. Troppi emendamenti vengono dichiarati inammissibili o sottoposti alla tagliola, spesso impropria della V commissione, in base all'articolo 81, quello della copertura economica”.

Il senatore ha concluso: “Non si può accettare che emendamenti che non prevedono spesa vengano fatti cadere. La nostra disponibilità al governo non deve essere scambiata per condiscendenza acritica o remissione. Noi vogliamo dare il nostro fattivo contributo ed essere messi in condizione di incidere positivamente sui provvedimenti. Così non va bene”.

De Carlo: "Le soluzioni sono sotto gli occhi di tutti"

Durante la discussione sul Dl Trasporti, sul tema grandi navi in Laguna si è espresso anche il senatore di Fratelli d'Italia Luca De Carlo, coordinatore veneto del partito di Giorgia Meloni. "Quello che va fatto a Venezia è rispettare il naturale rapporto fra uomo e natura facendo uso della tecnica in nome di una vera ecologia e non di un falso ambientalismo. Bisogna rispettare quella che è la vocazione di Venezia con il suo porto di attracco che non può e non deve diventare un porto di transito e per far questo le soluzioni ci sono e sono sotto gli occhi di tutti".

Per l'esponente di FdI occorre ad esempio "fare manutenzione ai canali e individuare Marghera come banchina di attracco per le grandi navi, anche per salvaguardare tutto l'indotto che vi è alle spalle di questa meravigliosa città la cui bellezza e magia è conosciuta in tutto il mondo".

"Venezia non diventi terra di conquista per la malavita"

"Venezia – ha osservato - è una città che prima della crisi pandemica ospitava ogni anno 5 milioni di turisti di cui 1 milione 600mila portati dalle grandi navi. Una città che ha subìto un forte spopolamento, passando dai 150mila abitanti nel 1977 agli attuali 51mila".

De Carlo ha poi concluso dicendo che "per tutto questo facciamo affidamento su quello che con intelligenza e scienza deve e può essere fatto, tralasciando una visione ambientalista che non coincide con quelli che sono i reali interessi di Venezia e dei veneziani per impedire che diventi terra di conquista dei grandi gruppi o, peggio, della malavita organizzata".