G20 Venezia, emergenza sicurezza: comunicazioni 'blindate' fino a Padova e Treviso

Leonardo ha installato una rete radio con una copertura di mille chilometro quadrati, dalla Laguna fino a Padova. Seicento terminali collegati alla centrale operativa del Tronchetto

I controlli delle forze dell'ordine

I controlli delle forze dell'ordine

Venezia, 8 luglio 2021 – Mille chilometri quadrati, dal lido di Venezia fino alle porte di Padova e Treviso, blindati da una rete radio avanzata per bloccare attacchi di hacker e dispersioni di informazioni top secret, ma anche per aiutare le forze dell'ordine a intervenire in caso di emergenza sicurezza.

In campo un'infrastruttura di comunicazione Tetra - Terrestrial Trunked Radio, lo standard internazionale per le comunicazioni “mission critical” - per le forze di pubblica sicurezza che vigileranno sul G20 e che potranno così effettuare interventi rapidi in caso di emergenza e assicurare i più elevati standard di protezione all'area interessata dal vertice, alla popolazione e al territorio.

È stata installata da Leonardo la nuova rete radio avanzata a supporto del G20 dei Ministri delle Finanze e dei Governatori delle Banche Centrali, che si apre oggi a Venezia.

La rete fornita dall'azienda, composta da stazioni e ponti radio in luoghi strategici della città, garantirà comunicazioni digitali sicure e una copertura radio capillare dell'area di Venezia e Mestre, ma anche della laguna e dei lidi, fino alle porte di Padova e Treviso, per un'area totale di circa mille chilometri quadrati.

Sono state allestite anche alcune postazioni nella centrale operativa comunale al Tronchetto, da cui sarà gestita la sicurezza del G20, per il coordinamento delle informazioni da circa 600 terminali di comunicazione. La rete è inoltre predisposta per l'interoperabilità con device a banda larga.

Stop al traffico in laguna

Ad ogni partenza o arrivo dei “grandi” del G20 economia, principalmente negli hotel che si affacciano sul Canal Grande, sarà temporaneamente bloccato l'accesso a ogni tipo di transito. Il dispositivo di sicurezza per il G20 parla chiaro: azzerare i rischi. E così, come è accaduto già ieri mattina quando tra le 8 e le 10 si era formato un cordone di barche ferme tra l'Accademia e Cà Rezzonico, anche oggi la scena potrà ripetersi.

L'obiettivo è quello di fare in modo che nessuno possa avvicinare le barche dei ministri delle finanze e delle delegazioni. Non sono mancate le proteste, in particolare da parte dei tassisti lagunari, che avevano più volte ricevuto rassicurazioni sul fronte lavoro. In casi eccezionali, il Canal Grande sarà bloccato dalle forze dell'ordine presenti.