Venezia, stop Grandi navi, lavoratori crocieristica: "Subito i 5 ormeggi a Marghera"

Domani presidio presso l'Autorità portuale: "Sono già 41 giorni dalla chiusura del terminal" - ricorda Vladimiro Tommasini, presidente dei Portabagagli del Porto rimasti senza lavoro

Stop alle Grandi navi a Venezia

Stop alle Grandi navi a Venezia

Venezia, 22 agosto 2021 - Un presidio pacifico e silenzioso fuori dalla sede dell'Autorità Portuale di Venezia verrà allestito da domani "per ricordare al Governo italiano e a tutte le istituzioni di non dimenticarsi dei lavoratori della crocieristica". Lo annuncia in una nota il Presidente dei Portabagagli del Porto, Vladimiro Tommasini, lanciando un appello al commissario per gli accosti provvisori al Porto di Venezia, il presidente dell'Autorità portuale Fulvio Lino De Blasio, perché "vengano presto individuati i cinque ormeggi promessi" a Porto Marghera dal decreto governativo sulle Grandi Navi.  "La realtà dei fatti - sottolinea Tommasini - è che il decreto ha chiuso il terminal crociere e lasciato gli operatori senza lavoro e senza alcuna prospettiva. Il lavoro non può essere sostituito dagli ammortizzatori sociali, cari Ministri, la dignità del lavoro è un'altra cosa. Non possiamo permetterci di perdere la crocieristica, siamo e saremo sempre di più al fianco del commissario straordinario per 'reinventare' la crocieristica".  I lavoratori del comparto, ricorda, "hanno aspettato per più di 16 mesi di ritornare al lavoro e, poco dopo la ripresa delle attività, hanno visto le loro speranze uccise da un decreto folle e senza una visione precisa. Adesso quella visione va creata, giorno dopo giorno, con determinazione, spirito di sacrificio e di collaborazione, ma senza perdere altro tempo. Dal 12 luglio 2021 sono già passati 41 giorni, domani saranno 42. L'Unesco poteva aspettare il lavoro no", conclude.

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