Venezia, stop alle grandi navi, bacino di San Marco monumento nazionale

Al bando dall'1 agosto le imbarcazioni superiori alle 25 mila tonnellate. Previsti ristori per gli operatori del settore e investimenti per creare approdi a Marghera

grandi navi a venezia

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Venezia, 13 luglio 2021 - Dal primo di agosto le grandi navi non potranno più entrare nel bacino di San Marco. Il consiglio dei Ministri ha stabilito l'attracco al porto di Maghera. "Il blocco del transito delle Grandi Navi in Laguna entro il termine della legislatura era un impegno che avevo preso pubblicamente - ha commentato il Ministro alla Cultura, Dario Franceschini, commentando la decisione del Governo di fermare il transito delle grandi navi nel bacino di Venezia -. L'intervento è divenuto improcrastinabile, almeno per quanto riguarda il Bacino di San Marco e il Canale della Giudecca, alla vigilia della quarantaquattresima sessione allargata del Comitato del Patrimonio Mondiale Unesco, che discuterà, tra l'altro, lo stato di conservazione del sito della città storica di Venezia e della sua Laguna".  Il Governo, prosegue il ministro, "ha voluto imprimere una forte accelerazione a una decisione già adottata, con il bando di concorso per la realizzazione di approdi esterni, per evitare il rischio concreto dell'iscrizione della città nella lista del patrimonio mondiale in pericolo. Il provvedimento supera le stesse prescrizioni dell'Unesco, limitando il traffico alle navi di stazza inferiore alle venticinquemila tonnellate, e stabilisce un principio inderogabile, dichiarando monumento nazionale le vie urbane d'acqua Bacino di San Marco, Canale di San Marco e Canale della Giudecca di Venezia". 

I provvedimenti adottati: gestione commissariale

In particolare, spiegano dal Ministero della Cultura, il decreto adottato dal Consiglio dei Ministri oltre a dichiarare, sulla base del Codice per i beni culturali e il paesaggio, le vie urbane d'acqua Bacino di San Marco, Canale di San Marco e Canale della Giudecca di  Venezia monumento nazionale, vieta dal 1 agosto 2021 il transito di navi aventi almeno una delle seguenti caratteristiche: stazza lorda superiore a 25.000 tonnellate; lunghezza dello scafo a galleggiamento superiore a 180 metri; tiraggio aereo superiore a 35 metri, con esclusione delle navi a propulsione mista vela-motore; impiego di combustibile in manovra con contenuto di zolfo uguale o superiore allo 0,1%.  Il decreto, oltre a stabilire delle compensazioni in favore delle compagnie di navigazione,  del gestore del terminal di approdo interessati dal divieto di transito, delle imprese titolari di contratti d'appalto di attività comprese nel ciclo operativo del gestore e dei lavoratori dei comparti della navigazione e della logistica connessa al transito delle navi nelle vie urbane d'acqua, nomina il Presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale di Venezia quale Commissario Straordinario per la realizzazione di almeno quattro punti di attracco temporanei nell'area di Marghera destinati anche alle navi adibite al trasporto passeggeri di stazza lorda superiore alle 25.000 tonnellate. Il Commisario si occuperà anche della manutenzione dei canali esistenti, previa Valutazione di Impatto Ambientale, degli interventi accessori per il miglioramento dell'accessibilità nautica e della sicurezza della navigazione.

La Presidenza de Consiglio: "Decreto a tutela del sistema lagunare veneziano"

"Il decreto adottato oggi costituisce un importante passaggio per la tutela del sistema lagunare veneziano - si legge in una nota della presidenza del Consiglio -. Queste norme intervengono nell'immediato con le cautele e i ristori necessari per mitigare l'impatto occupazionale sul settore e si affiancano al concorso di idee, il cui bando è già stato pubblicato, per la futura realizzazione e gestione di punti attracco fuori dalle aree protette della laguna con l'obiettivo di rendere compatibile l'attività croceristica con la salvaguardia paesaggistica e ambientale".