Incendio Bibione, turisti si gettano in acqua. Area interdetta

Il fumo, che spira verso Lignano, sta tuttavia causando serissimi disagi a residenti e turisti chiusi in casa per l'aria irrespirabile. "Via ai controlli dell'Arpa"

Incendio a Bibione

Un vasto incendio � divampato, attorno alle 14.

Bibione (Venezia), 15 luglio 2022 - Imprigionati a riva dal fumo e dalle fiamme si sono gettati in acqua e sono stati salvati dal personale della Capitaneria di Porto di Lignano (Udine). E' successo oggi a Bibione: otto gli escursionisti che si sono buttati in mare per sfuggire al rogo e al fumo che rischiava di intossicarli. 

Le fiamme del vasto incendio cha dal pomeriggio sta interessando tutta la zona, si sono infatti avvicinate pericolosamente nella zona tra il Faro e il Passo Barca di Bibione (Venezia) dove sono poi rimasti intrappolati gli 8 escursionisti tratti in salvo e sbarcati poi a Bibione in buone condizioni.

Il vasto incendio è divampato, attorno alle 14.30, in una zona boschiva e periferica di Bibione (Venezia), non lontano dal Faro. Le fiamme stanno interessando un'area caratterizzata principalmente da sterpaglia.

Il fumo si è tuttavia alzato altissimo nel cielo ed è visibile non solo dall'intera località balneare veneta - coi villeggianti che seguono le fasi dello spegnimento dalla spiaggia -, ma anche da Caorle e da Lignano Sabbiadoro (Udine). Sul posto sono giunti i Vigili del fuoco di Portogruaro, ma stanno accorrendo anche i colleghi di Latisana, Lignano e Mestre. Inviati Vigili del fuoco anche da Udine, Padova, Rovigo e Vicenza. Complessivamente stanno operando 2 autopompe, 6 autobotti tra cui due autocisterne chilolitriche, 3 moduli antincendio boschivo, 25 operatori con l'apporto anche dell'elicottero Drago 71, decollato da Venezia.  Il personale sta cercando di limitare i danni alla pineta. Sul posto anche numerose squadre dell'antincendio boschivo della Regione Veneto. È stato richiesto l'utilizzo dei Canadair.

L'area è stata interdetta. La porzione di spiaggia libera che va dalla zona del Faro e del Passo Barca di Bibione (Venezia) fino alle prime concessioni demaniali è stata evacuata dalle forze dell'ordine per consentire le operazioni di spegnimento del rogo e di eventuale soccorso a persone coinvolte. Sul posto c'è il personale della Polizia locale di San Michele al Tagliamento che ha disposto lo spostamento dei bagnanti e vigila sul fatto che non ci siano curiosi che cerchino di avvicinarsi alla zona.

Secondo quanto si apprende, a parte le otto persone tratte in salvo, sulla sponda friulana, non ci sarebbero altre persone coinvolte o disperse a causa dell'improvviso scoppio delle fiamme. Il fumo, che spira prevalentemente verso Lignano, sta tuttavia causando serissimi disagi a residenti e turisti. In alcune strade della località della provincia di Udine le persone si sono chiuse in casa perché l'aria è irrespirabile. 

"Speriamo di non essere smentiti con il passare delle ore, ma non ci dovrebbero essere dispersi: sono state fatte verifiche molto puntuali dai Vigili del fuoco e dalle forze dell'ordine, intervenuti in massa". Lo ha affermato il vice sindaco di San Michele al Tagliamento (Venezia), Pierluigi Grosseto. A preoccupare i soccorritori è stato il rinvenimento, in zone di spiaggia libera e molto periferica, di alcuni ombrelloni abbandonati. In realtà, c'è la convinzione si tratti di oggetti deliberatamente lasciati sull'arenile per fuggire più velocemente alle fiamme ed evitare di restare intossicati dal fumo.

"Vogliamo inviare il nostro grazie più sincero a quanti stanno combattendo il fuoco - ha aggiunto Grosseto - che in questa fase sembra, se non sotto controllo, almeno in fase di regressione. Decisivo sarà l'arrivo dei Canadair: ci hanno riferito che giungono da molto lontano e che arriveranno per le 19". Quanto alle cause, il vice sindaco - che è un colonnello dell'Arma in pensione, noto alle cronache nazionali per aver risolto il caso dell'omicidio dei fidanzati di Pordenone - non si sbilancia: "È possibile si tratti di autocombustione perché la siccità è notevolissima - sostiene -. Circa i quattro focolai che sono stati contagiati dai primi equipaggi dei Vigili del fuoco, il vento potrebbe averli facilmente innescati. Sarà comunque accertato dai Carabinieri: adesso la priorità è spegnere il fuoco".

Le colonne di fumo che si sono levate altissime dall'incendio di Bibione (Venezia) sono infatti visibili perfino dalla città e dal golfo di Trieste, che in linea d'aria dista alcune decine di chilometri. 

"Appena avuta la notizia dell' incendio sviluppatosi a Bibione, la Regione ha subito confermato l'invio di una squadra di pronto intervento dell'Arpa Fvg munita di strumenti di rilevazione per valutare la qualità dell'aria nell'area Lignano. I modelli elaborati dall'Agenzia indicano che il vento porta la colonna di fumo che si alza dalla pineta proprio verso la spiaggia del nostro comune rivierasco". Lo ha dichiarato l'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente Fabio Scoccimarro in merito al vasto incendio divampato in una zona boschiva e periferica di Bibione (Venezia), evidenziando che "data la rilevante presenza di turisti nella zona di Lignano i tecnici effettueranno delle misurazioni con appositi conta-particelle che rilevano il livello di eventuali sostanze pericolose o di inquinanti".