Incidente Venezia, auto ribaltata sulla Romea: due morti e un ferito grave

Le vittime sono la 39enne Genny Scantamburlo e il 78enne Ferruccio Destro, entrambi seguiti dai servizi sociali di Mira. L'assessore Poppi: "Il Comune si farà carico dei funerali". Grave il conducente

L'auto ribaltata. Nei riquadri: Genny Scantamburlo e Ferruccio Destro

L'auto ribaltata. Nei riquadri: Genny Scantamburlo e Ferruccio Destro

Venezia, 8 maggio 2022 - Non si sono segni di frenata sull’asfalto, la Fiat Coupè rossa è uscita di strada ed è planata in un campo, dove si è ribaltata con tre persone a bordo. Due le vittime dell’incidente mortale avvenuto ieri pomeriggio a Mira, nel Veneziano: si tratta della 39enne Genny Scantamburlo e il 78enne Ferruccio Destro, entrambi del posto. È rimasto gravemente ferito il conducente dell’auto, un uomo di Fiesso D’Artico, sempre nel Veneziano, trasportato d’urgenza con l’elicottero all’ospedale di Padova.

L’allarme: tre persone intrappolate nell’auto

L’incidente è accaduto intorno alle 17 di ieri pomeriggio. Sono ancora in corso gli accertamenti per stabilire la dinamica, ma ad oggi pare che l’auto sia uscita di strada autonomamente sulla Idrovia della Romea, in via Argine Sinistro, forse per un malore del conducente o per una distrazione. Ma saranno gli inquirenti a stabilirlo.

Sono stati i vigili del fuoco ad estrarre le vittime dall’abitacolo della vettura, rimaste incastrate come è accaduto stanotte a un 19enne di Bassano del Grappa, nel Vicentino, deceduto dopo essersi schiantato contro un muro. Quando i pompieri sono arrivati a Mira, solo il conducente era grave, ma vivo: le altre due persone erano già senza vita. Per le due vittime, subito soccorse anche grazie all'aiuto dei vigili del fuoco che hanno tagliato le lamiere dell'abitacolo, non c'è stato nulla da fare. Gravissimo l'uomo che era con loro: pare si trattasse di una famiglia che proveniva da Mira.

Chi erano le vittime

Secondo quanto emerso finora, la 39enne Genny Scantamburlo era seguita dai servizi sociali per alcune fragilità dovute a problemi personali del passato, mentre il 78enne Ferruccio Destro era un pensionato economicamente fragile, aiutato dal Comune. I due vivevano insieme a Mira, in via Borromini.

“Non li abbiamo mai lasciati soli”, ha fatto sapere stamattina Chiara Poppi, assessore alle Politiche sociali del Comune di Mira, sulla stampa locale. “Non ci sono parole – ha proseguito – solo il dolore della comunità mirese per le due vite spezzate. Il Comune è a disposizione per farsi carico del costo dei funerali, vista la situazione”.