Mestre, ladro usa 'disturbatore di frequenze' per non far scattare l'antifurto delle auto

Il 56enne con numerosi precedenti ha rubato due costosi zaini. Tradito dalla targa straniera, quando ha visto le Volanti ha tentato invano la fuga: è in cella in stato di fermo

I poliziotti lo hanno arrestato

I poliziotti lo hanno arrestato

Venezia, 28 giugno 2021 – È in carcere, in stato di fermo e in attesa di giudizio, un 56enne ritenuto dalla Questura di Venezia un ladro professionista specializzato in furti sulle automobili. L’uomo è accusato di un furto aggravato ai danni di due turisti stranieri avvenuto in via Zandonai a Mestre venerdì mattina.

Il modus operandi

Secondo quanto ricostruito, il malvivente ha sottratto due costosi zaini di marca rubandoli dal baule della loro automobile utilizzando quello che gli inquirenti definiscono un “articolato modus operandi criminale”, ricostruito grazie ai filmati delle videocamere di sorveglianza della zona.

Il 56enne, una volta individuato il bersaglio, ha dapprima seguito le vittime in auto per poi scendere dal mezzo ed effettuare una perlustrazione dell’area a piedi, monitorando gli spostamenti dei due turisti. Infine, per evitare che scattasse l’antifurto del mezzo durante il furto, ha attivato un disturbatore di frequenze Jammer.

L’inseguimento

Asportati gli zaini, il ladro è quindi fuggito a bordo della sua Opel Zafira di colore grigio con targa croata, dileguandosi. Ma è stata proprio la targa straniera a tradirlo: il giorno seguente, infatti, due agenti dalla Squadra Volanti l’hanno riconosciuta nel corso di un servizio di controllo della circolazione.

A quel punto è partito l’inseguimento in auto, con il 56enne che ha cercato inutilmente di fuggire. Alla fine i poliziotti sono riusciti a raggiungerlo e a bloccarlo. Nella perquisizione all’interno del veicolo, gli agenti hanno trovato sia parte della refurtiva sia il disturbatore di frequenze usato durante il colpo.

Il fermo del 56enne

Dai successivi accertamenti è infine emerso che l’uomo ha alle spalle numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio e in materia di armi e droga sia in Italia che all’estero. Una volta terminate le formalità di rito, per lui è scattato il fermo ed è stato portato in cella, dove rimarrà in attesa di giudizio.