Venezia, Lamorgese al summit sicurezza: "Rischio infiltrazioni mafiose nei fondi Pnrr"

La ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, ha partecipato al Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza che si è svolto stamattina in Prefettura

Luciana Lamorgese al summit sicurezza in Prefettura

Luciana Lamorgese al summit sicurezza in Prefettura

Venezia, 30 luglio 2021 –  Il Mose, lo spaccio di droga, l'infiltrazione della mafìa nel tessuto economico veneto sono stati alcuni dei temi al centro del Comitato dell'Ordine e della Sicurezza pubblica che ha visto oggi, in prefettura a Venezia, la partecipazione del ministro degli Interni, Luciana Lamorgese, accompagnata dal capo della polizia, Lamberto Giannini. “Si è fatto il punto sulla sicurezza nella provincia veneziana - ha spiegato la ministra -, valutate quelle che sono le iniziative messe in campo in questo periodo, del G20 che si è svolto veramente in maniera impeccabile, con grandi risultati sia dal punto di vista di contenuti che per quanto ha riguardato l'ordine pubblico”. Tanti gli argomenti s ul piatto, ecco i temi principali.

Preoccupazione per "le infiltrazioni dei Casalesi sul territorio" 

Riflettori accesi sull'arrivo dei fondi del Pnrr, i soldi stanziati per il rilancio del territorio potrebbero portare a nuove infiltrazioni mafiose. “C'è preoccupazione per il controllo dei fondi che arriveranno nei territori, sia legati ai ristori che legati al Pnrr e, ovviamente, anche qui ci sarà la massima attenzione perché le mafie si adattano molto facilmente alle nuove situazioni", ha detto la ministra degli Interni, Luciana Lamorgese al termine del tavolo di lavoro del Comitato provinciale. “Le mafie non sono più quelle di una volta – ha aggiunto – ma di seconda e terza generazione, inserite in ambienti imprenditoriali, hanno un titolo di studio, parlano le lingue e ancora più facilmente si insinuano in economia legale, tendono sempre più a mimetizzarsi", è il monito lanciato oggi a Venezia dalla ministra.

Altro tema affrontato è stato quello dell'immigrazione irregolare “ma in Veneto - ha osservato - c'è una popolazione migrata certamente inserita nel contesto sociale. Il Veneto - è una regione in cui c'è inclusione sociale e integrazione”. Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, intervenuto in videoconferenza, ha ricordato alla rappresentante di Governo “che l'azienda dei trasporti pubblici, Actv, ha perso 80 milioni di incasso nel 2020” ed ha quindi chiesto un tavolo istituzionale: su questo, anche perchè, ha rilevato, “abbia trovato una grande condivisione anche a livello centrale con i ministri competenti”.

Lamorgese ha osservato che “i problemi maggiori rilevati attengono soprattutto la situazione in via Piave a Mestre per lo spaccio di stupefacenti. Questo è un problema che si trascina da più di 10 anni, da quando ero io prefetto a Venezia. Era allora una scommessa delle istituzioni, tant'è che si pensava allora, e si sta realizzando oggi, una nuova questura in quell'area proprio per riqualificare quella zona. Molto, comunque - ha precisato - è stato fatto sul fronte antidroga con sequestri rilevanti da parte delle forze dell'ordine”.

Spaccio e sicurezza

Affrontato anche il tema della sicurezza del territorio con i rinforzi delle forze di polizia a Venezia, che per quest'estate sono 102 unità. “È vero che i numeri non sono mai sufficienti - ha aggiunto la ministra -, ma dobbiamo tenere conto abbiamo ripreso da poco i corsi di formazione necessari per l'assunzione. Per gli organici di polizia nella città metropolitana - ha annunciato - nel 2019 sono stati previsti 73 unità di cui 73 unità , di cui 43 nel 2020. Nel progetto di organizzazione si prevede un aumento della pianta organica da 746 a 804 poliziotti”.

Il Mose

Altra problematica discussa è quella del Mose, relativa al termine dei lavori previsti per la fine dell'anno e che invece saranno spostati al prossimo anno. Lamorgese ha fatto anche riferimento alla videosorveglianza per il triennio fino al 2023: “ci sono state delle risorse per 13 comuni veneti su circa 200, con 7 milioni per il 2020, 27 per il 2021 e 37 per 2022”. 

Covid: “Più controlli su green pass”

Tra i temi affrontati durante l'incontro con i vertici della sicurezza veneta, anche le misure da adottare per il contenimento del Covid: dai controlli delle piazze per evitare gli assembramenti alle nuove regole introdotte dl Governo col Green Pass, che porteranno le realtà locali a fare i conti con la gestione della certificazione obbligatoria per partecipare a diverse attività. "I controlli ci sono sempre stati ma ora verranno implementati”, ha confermato Luciana Lamorgese. “Stamattina abbiamo organizzato un incontro a livello di gabinetti dei vari ministeri tra Interno, Salute e Difesa – ha proseguito – proprio per cercare di capire come organizzare controlli più precisi del green pass, soprattutto negli aeroporti. Ci saranno e verranno rafforzati tenendo conto delle casistiche differenti legati ai paesi di provenienza".

Giustizia: “Il decreto legge Cartabia è un buon testo”

Il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, ha inoltre giudicato favorevolmente l'approvazione nel Consiglio dei ministro del decreto legge Cartabia. “Si parlava da tanti anni di una riforma della giustizia – ha detto in conferenza stampa in Prefettura a Venezia – e non si era mai riusciti. È importantissimo esserci arrivati ora, anche se dopo un po' di tempo, grazie al senso di responsabilità. Penso assolutamente sia un buon testo e dobbiamo essere felici per un provvedimento così importante, ora all'attenzione del Parlamento”.