Maxi sequestro a Venezia, scoperte 8mila borse contraffatte

La merce, che poteva fruttare proventi illeciti per 800mila euro, è stata trovata la porto lagunare e proveniva dalla Grecia

I finanzieri con la merce sequestrata

I finanzieri con la merce sequestrata

Venezia, 4 novembre 2022 - Le Fiamme Gialle del II gruppo del comando provinciale della Guardia di Finanza di Venezia, congiuntamente ai locali funzionari dell’agenzia delle accise, dogane e monopoli, hanno sottoposto a sequestro circa 8mila borse contraffatte. Tutte queste recanti i marchi di noti brand internazionali, specializzati in pelletteria ed accessori di alta moda. Il servizio ha origine dai controlli posti in essere al porto commerciale di Fusina (Ve) sui trailer sbarcanti dalle motonavi di provenienza greca, che hanno consentito d’individuare un semirimorchio contenente una moltitudine di colli posizionati alla rinfusa, al cui interno sono stati rinvenuti, tra l’altro, borse ed accessori da donna, caratterizzati da evidenti richiami a marchi di alta moda. Al fine di verificare l’originalità della merce, stante l’elevata qualità della manifattura del prodotto, si è reso necessario l’ausilio degli esperti peritali facenti capo ai brand coinvolti.

Un controllo che ha permesso di accertare come i colori utilizzati fossero identici agli originali, con leggere differenze nella qualità dei materiali e nelle finiture. Successivi approfondimenti hanno portato alla denuncia di due cittadini di origine sinica residenti in Italia, titolari di altrettante ditte individuali operanti nel commercio all’ingrosso di articoli di pelletteria, ritenuti responsabili del reato di contraffazione. La merce, pronta per essere immessa sul ‘mercato del falso’, avrebbe fruttato proventi illeciti per un ammontare di 800 mila euro circa, così contribuendo ad alimentare l’economia illegale, in danno del mercato e dei legittimi proprietari dei marchi interessati.