Omicidio Venezia, coppia uccisa a coltellate in casa a Spinea. L'ex marito si è impiccato

La tragedia ieri sera in via Leopardi. Le vittime sono Mynevere Karabollaj, 37 anni e Flonino Merkuri, 24 anni entrambi di origine albanese. Suicida l'ex marito sospettato

Spinea (Venezia), 21 novembre 2022 - È stato ritrovato stamane all'interno di una un capannone di Oriago di Mira, nel veneziano, il cadavere di Viron Karabollaj che ieri sera ha ucciso l'ex moglie e il suo nuovo compagno. Si è impiccato dopo avere compiuto la mattanza. 

Una veduta esterna della villetta dove è avvenuto il duplice omicidio di Spinea
Una veduta esterna della villetta dove è avvenuto il duplice omicidio di Spinea

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la donna, Mynevere Karabollaj detta "Vera", 37 anni, detta 'Vera' si era trasferita qualche anno fa con il marito, anche lui albanese, in una casetta bifamiliare di Spinea. Da due anni l'uomo era andato via di casa e nell'abitazione 'Vera' aveva iniziato a convivere con un connazionale, Flonino Merkuri, 24 anni. È suo il secondo cadavere trovato nell'appartamento di via Leopardi dopo l'allarme dato da una delle due figlie della donna perchè non riusciva più a mettersi in contatto con lei.

Viron Karabollaj 40 anni, che stamane è stato trovato cadavere nel capannone della Veneta Ponteggi di Chirignago, l'azienda per la quale da tempo lavorava. Il suo corpo, impiccato, è stato scoperto dagli investigatori, che da ore erano sulle sue tracce. 

La villetta dove è avvenuto il duplice omicidio di Spinea
La villetta dove è avvenuto il duplice omicidio di Spinea

Il duplice delitto organizzato in ogni dettaglio

Il duplice omicidio, nella ricostruzione fatta dalla Procura di Venezia, è stato progettato con cura meticolosa. L'uomo ha atteso che la figlia più grande di 15 anni uscisse di casa con gli amici per andare in discoteca, poi ha prelevato la minore di 13 anni e l'ha portata nell'alloggio dove abitava dopo la separazione. Si è poi recato nell'appartamento che un tempo rappresentava la sua casa per eliminare l'ex moglie e il suo convivente. Entrambi sono stati uccisi con numerosi colpi di coltello, inflitti con particolare ferocia in momenti e in luoghi diversi.

La mattanza scoperta dalla figlia di 15 anni 

Non riuscendo a mettersi in contatto per ore con Vera, la figlia maggiore è tornata a casa e ha fatto la macabra scoperta. Entrata in garage, ha trovato il cadavere del compagno della donna, disteso a terra privo di vita. Ha chiamato i soccorsi e ha atteso fuori l'arrivo dei carabinieri. Quando sono saliti al primo piano dell'appartamento, i militari hanno trovato il cadavere della madre, anche lei raggiunta da numerose coltellate. Per tutta la notte l'ex marito è stato cercato nelle vicinanze, sino alla scoperta, all'alba di stamane, del suo cadavere impiccato alla trave del capannone dell'azienda in cui lavorava e di cui aveva le chiavi. Accanto a lui nulla di scritto a spiegare le ragioni del gesto. 

Nessuno dei vicini si è accorto di nulla 

Nessuno dei vicini, in larga parte anziani, si è accorto dell'accaduto. Qualcuno riferisce di aver notato solo del rumore all'arrivo delle forze del'ordine. «Sono uscita, ho visto le auto dei carabinieri e l'ambulanza - racconta una conoscente - . C'era un gran trambusto e ho sentito delle urla, credo fossero della figlia. Le due ragazzine vivevano con la madre. Il marito lo conoscevo di vista, so solo che due anni fa se ne era andato di casa". 

Chi era Vera 

Vera e l'ex marito non vivevano più insieme da cinque anni e da due la giovane aveva tentato di rcostruirsi una vita con un nuovo compagno. Tutti la descrivono come una giovane donna gentilissima ma poco incline a dare confidenze. Al momento non risulta nessuna denuncia fatta in passato dalla giovane nei confronti del marito, alcun episodio in grado di spiegare la tragedia e la ferocia dell'agguato. Dopo la separazione, la donna si era data da fare per mantenere le figlie e aveva iniziato a svolgere dei lavori saltuari come estetista. Due anni fa la svolta, con l'incontro e la convivenza con il nuovo compagno, un connazionale più giovane di lei. 

Il movente

Non si esclude che alla base dell'omicidio ci sia l'incapacità di accettare la nuova relazione della coniuge. Nel frattempo, la Scientifica ha setacciato la villetta dove si è consumata la tragedia, alla ricerca di indizi utili per delineare i contorni di una vicenda. I militari dell'Arma hanno esteso le verifiche anche in un paio di abitazioni limitrofe: è probabile, infatti, che le vittime abbiano cercato di trovare riparo presso i vicini prima di essere assassinate.

Femminicidi in Veneto: Lilia uccisa davanti al figlio di 4 anni

Nella notte tra il 23 e il 24 settembre Lilia Patranel viene uccisa a coltellate dal marito mentre in casa c'era il figlio di 4 anni, era il settimo femminicidio veneto compiuto nel 2022. "Rischiamo di superare i numeri del 2021", quando in Veneto si consumarono 10 femminicidi,  commentavano così l'omicidio Tiziana Basso e Federica Vedova, rispettivamente segretaria generale Cgil Veneto e segretaria Cgil Venezia con delega a pari opportunità e politiche di genere. "Non è accettabile che questa strage continui a verificarsi, senza che si metta in campo tutta la prevenzione necessaria a salvare ogni vita umana possibile. È proprio questo il punto: bisogna agire prima che il delitto si compia"