Venezia, 31 dicembre 2022 – Papa Ratzinger è morto: alle 9.34 di questa mattina, il primo Pontefice Emerito della storia si è spento nel monastero Mater Ecclesiae di Roma. Aveva 95 anni e un rapporto speciale con il Veneto, una terra a lui cara che ha visitato tre volte: prima i viaggi apostolici a Verona (2006) e Venezia (2011), poi le lunghe vacanze estive sul Cadore del 2007 dove ha “conquistato l’affetto di tutta la comunità”. I funerali si celebreranno il 5 gennaio in piazza San Pietro a Roma, intanto il Veneto piange "la scomparsa di un grande Papa".
“Questo grande Pontefice ha avuto un rapporto importante con il Veneto, che ha visitato per tre volte, nei suoi diversi territori. È un Papa che resterà sempre nei nostri pensieri”, racconta il governatore Luca Zaia, nel tratteggiare un ricordo del Papa Emerito. “Conservo un bellissimo ricordo di Papa Benedetto XVI. In particolare quando, nel 2011, ho avuto modo di incontrarlo in occasione della sua visita pastorale a Venezia. Al di là dell’alta e indiscussa levatura teologica e del ruolo di capo della Chiesa cattolica, ho avuto modo di conoscerne e apprezzarne il tratto umano”.
I viaggi apostolici in Veneto
La prima volta che Papa Benedetto XVI arrivò in Veneto fu nel 2006 a Verona. Una prima visita apostolica ufficiale, tra l’affetto dei tanti fedeli accorsi ad incontrarlo nel capoluogo scaligero. Ma non fu l’ultima visita. “Ricordiamo il lungo viaggio a Nordest, che l’ha portato a Venezia – racconta Zaia – dove abbiamo raggiunto assieme Piazza San Marco e poi, il giorno dopo, la grande messa al parco di San Giuliano alla quale parteciparono 200mila persone. Infine, indimenticabile il lungo soggiorno a Lorenzago di Cadore, nel 2007, dove trascorse 16 giorni, conquistandosi l’affetto di tutta la comunità”.
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Zaia: “Profondo dolore”
“L’intero Veneto oggi, con la Chiesa Cattolica, è partecipe di questo momento di profondo dolore, nel ricordo del Papa emerito”, aggiunge il Governatore del Veneto. “È un Pontefice che ha avuto un impegno importante, raccogliendo l’eredità e l’affetto della gente di Papa Giovanni Paolo II, che è stato un’icona, in un pontificato durato oltre 26 anni. Joseph Ratzinger ha proseguito l’impegno di Papa Wojtyla, consapevole della grande figura del suo predecessore. Eredità che, poi, ha lasciato nelle mani di Papa Francesco, con un gesto non semplice, di grande coraggio e responsabilità”.