25 aprile a Venezia, tra Festa della Liberazione e Patrono di San Marco

Gli auguri del sindaco Brugnaro e del presidente Zaia. La tradizione del "bocòlo", concerti, cerimonie, musei aperti. Gli eventi di oggi

25 aprile a Venezia, tra Festa della Liberazione s Santo Patrono

25 aprile a Venezia, tra Festa della Liberazione s Santo Patrono

Venezia, 25 aprile 2023 - Alzabandiera sotto la pioggia a Venezia. Ombrelli aperti questa mattina alla cerimonia per il 78mo Anniversario della Liberazione in piazza San Marco alla presenza del sindaco Luigi Brugnaro.

Nella città lagunare il 25 aprile oltre che la Festa della liberazione, ricorre San Marco il patrono di Venezia. L'augurio ai cittadini del presidente della regione Veneto Luca Zaia, per questa giornata: "Buon san Marco a Veneziani e Veneti"

Il "bocòlo"

La tradizione vuole che oggi a tutte le fidanzate e mogli venga offerto un bocciolo (in veneto bòcolo) di rosa rossa, in segno d'amore immortale. Questa usanza nasce dalla leggenda di Maria, figlia del Doge, che si innamorò del giovane Tancredi, ma il padre di lei non permetteva l'unione e così Tancredi, per conquistarne la stima, andò a combattere i mori in Spagna con Carlo Magno, e si coprì di onore a Roncisvalle. Il giovane però perse la vita cadendo in un roseto, di cui colse all'ultimo un fiore pregando un amico di portarlo a Maria, che il giorno dopo morì dal dolore con il fiore insanguinato posato sul cuore.

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Gli appuntamenti per oggi 25 aprile

Anche a Venezia oggi 25 Aprile e il 1° Maggio tutti i Musei Civici di Venezia saranno aperti al pubblico. "Un'OCCASIONE per visitare e apprezzare l'enorme patrimonio artistico della Città, che quest'anno è stata riconosciuta la più ricca di cultura in Europa!", sottolinea il sindaco Brugnaro.

ore 9:00 – Parte il concerto itinerante delle formazioni Big Vocal Orchestra e Vocal Skyline nelle Scuole Grandi della città di Venezia

ore 9:30 - Piazza San Marco, le manifestazioni per anniversario Liberazione, con alzabandiera; a seguire in Campo del Ghetto Nuovo conclusione del Percorso, festa della Liberazione, concerto della banda musicale di Pellestrina, (alle 12.30), e a Mestre (P.za Ferretto 10.45) e a conclusione nelle due piazze, (ore 18.30), ammainabandiera con gli onori resi dal picchetto militare. A Verona - Piazza Bra ore 9:45 Raduno e alzabandiera per l'anniversario della Liberazione, con corteo e deposizione corone in piazza Viviani e piazza Bra; a Palazzo Barbieri lettura delle motivazioni del conferimento della Medaglia d'oro al Valor Militare alla città. Alle ore 18:00 cerimonia dell'ammainabandiera.

ore 10:30 - Basilica di san Marco. Pontificale per la Solennità di San Marco Evangelista, patrono di Venezia e delle genti venete. Alle ore 17.00 solenne celebrazione dei Secondi Vespri

ore 16 - Palazzo Ducale si svolgerà la quinta edizione del “Premio Festa di San Marco”, l'iniziativa promossa dall'Amministrazione comunale per rendere omaggio alle “eccellenze veneziane metropolitane”: i cittadini e gli enti che hanno portato prestigio alla città e a tutto il territorio metropolitano con opere concrete nelle scienze, arti, industria e artigianato, lavoro, sport, scuola, sicurezza o con iniziative di carattere sociale, assistenziale, filantropico.

La cerimonia, a cui saranno presenti il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, i sindaci della Città Metropolitana di Venezia, e le maggiori autorità cittadine, sarà preceduta dall'esecuzione di brani del coro del Teatro La Fenice. 

Ciambetti: "Liberazione è conquista quotidiana"

"La liberazione è una dimensione comune e conquista quotidiana, che il nemico sia un esercito oppressore, la delinquenza, la sopraffazione, l'ignoranza o la stupidità", dichiara il presidente del Consiglio Veneto, Roberto Ciambetti, ricordando le parole di Arrigo Cipriani nella video-intervista che il Consiglio regionale gli fece per il conferimento del Leone del Veneto, sulla Liberazione di Venezia nell'aprile del 1945: i veneziani, ricorda Cipriani, si riversarono tra le calli e i campi fino ad allora, vuoti, tristi, impauriti, che d'improvviso si riempirono di allegria e voglia di vivere: "Ho capito che il valore più grande che noi abbiamo è la libertà".

Gli anfibi dei neozelande in laguna

Il momento storico furono gli anfibi dei neozelandesi lungo il Canal Grande: "Ci fu l'esplosione della libertà: di fronte all'esplosione della guerra poi esplose la libertà, esplose dentro di me, esplose nei veneziani", cita il presidente del Consiglio veneto. Quella testimonianza, prosegue, "riesce a trasmetterci il sentimento di quelle ore e le sue parole trovano conferma nel saggio del inguista Émile Benveniste 'Il Vocabolario delle Istituzioni Indoeuropee' in cui lo studioso francese notava che 'sia la radice indoeuropea di libertà (leuth o leudh da cui, ad esempio, elèutheria in greco e libertas in latino) sia quella sanscrita (frya da cui, tra gli altri, freedom in inglese e Freiheit in tedesco) derivano dall'idea di una crescita comune?". Nell'antico inglese, illustra ancora Ciambetti, "'freo' esente da; non in schiavitù, colui che agisce di propria volontà' derivato dal proto-germanico friaz 'amato; non in schiavitù', a sua volta radice del tedesco frei, dalla radice pri 'amare".

Festa granda a Venezia

Secondo gli studiosi i termini "amato" o "amico" in origine erano applicati ai membri liberi del proprio clan in opposizione agli schiavi e ciò si ritrovaanche nel latino dove liber significa sia "persone libere" che "figli di una famiglia". E conclude, "è bello ricordare che a Venezia il giorno di San Marco, 'festa granda' che parla di una grande storia secolare e gloriosa di libertà, è anche il giorno in cui l'innamorato dona alla sua fidanzata il bocciolo di rosa, una promessa e simbolo d'amore. Lo stesso amore che, come abbiamo visto, nell'intimo è radice autentica della libertà".