Venezia, Redentore 2021: si celebra la festa che ricorda la fine della peste del 1575

Fuochi d'artificio, folklore e regate. La tradizione si perpetua da quasi 5 secoli nel sabato che precede la terza domenica di luglio. Impegnati 80 volontari di protezione civile. Prenotazioni online e punti tampone anti Covid.

Venezia, la Festa del Redentore

Venezia, la Festa del Redentore

Venezia, 17 luglio 2021 - Questa sera Venezia celebra la festa del Redentore: ricorda la fine della peste del 1575 e la costruzione (avvenuta nel 1576) della Chiesa palladiana sull'isola della Giudecca nell'area del convento francescano. “La tradizione si perpetua da quasi 5 secoli nel sabato che precede la terza domenica di luglio con le solennità religiose e il grande spettacolo di fuochi d'artificio nel bacino di San Marco”, scrive questa mattina il governatore del Veneto, Luca Zaia sui social. Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro e il patriarca Francesco Moraglia, ieri con il taglio del nastro hanno inaugurano ufficialmente il pontevotivo del Redentore  che collega le Zattere con la Chiesa del Redentore all’isola della Giudecca.

Fuochi d'artificio, folklore e le tradizionali regate alla “veneta”

Come da tradizione questa sera alle ore 23.30 fuochi d'artificio sull'inimitabile palcoscenico del Bacino di San Marco, mentre domani dalle ore 16 prendono il via le regate nel Canale della Giudecca. La tradizionale regata di voga alla veneta che vede 18 regatanti veneziani sfidarsi a colpi di remate per aggiudicarsi il titolo di vincitore nella gara legata alla festa più sentita dai veneziani. Saranno tre le avvincenti sfide con 9 equipaggi che gareggeranno su gondole a due remi e pupparini, sempre a due remi, ognuno di colore diverso dal viola al «canarin», dal celeste al «marron», dal bianco al rosa, rosso, verde e arancio, secondo una tradizione che va avanti dal 1843 e nata per permettere agli spettatori di seguire più facilmente la gara dalle rive. Nove colori per distinguere i nove sfidanti alle prese con uno sprint di voga alla veneta: partenza dal Redentore e l'attraversamento del Canale della Giudecca, quello del Canale di Fusina, il cosiddetto «giro del paleto» all'altezza di S.Giorgio in Alga per poi tornare nei pressi della Chiesa del Redentore dove si proclamerà il vincitore. Si tratta di una gara che il Comune di Venezia rinnova da oltre cento anni, dal 1920, con un periodo di stop vissuto dalla competizione solo negli anni che vanno dal 1925 al 1957, nel momento storico a ridosso della Seconda Guerra mondiale e Dopoguerra. Quella del Redentore è una regata che contribuisce a dare colore e folklore a una festa che attrae turisti da tutto il mondo, i cui festeggiamenti vengono arricchiti anche da una competizione sportiva «a colpi di remo» che proclama, ogni anno, i nuovi campioni di questa categoria di regatanti.

Le celebrazioni dal passato a oggi

Erano diversi i giorni dedicati ai festeggiamenti del Redentore nell'Ottocento. Il primo giorno, il sabato del Redentore, si andava con le proprie barche, addobbate con fiori, palloncini luminosi e fronde all'isola della Giudecca. Lì, lungo le rive, sorgevano piccoli chioschi adibiti alla vendita di finocchio, more, di acqua di Melissa dei Padri Carmelitani Scalzi, di "sfogi" (sogliole) in saor, anatre e polli arrosto. Poi, la tradizione voleva che i veneziani, si spostassero in barca al Lido per vedere l'alba. La domenica mattina, invece, era dedicata alla processione religiosa che partiva dalla Basilica di San Marco e attraversava il canale, sul ponte votivo, fino a raggiungere la chiesa del Redentore alla Giudecca. La sera, infine, si poteva assistere allo spettacolo dei fuochi pirotecnici. Oggi, la Festa del Redentore viene celebrata mantenendo la maggior parte delle tradizioni del passato. Oltre al ponte votivo, inaugurato il venerdì sera prima del sabato del Redentore e alla processione e Santa Messa, la Festa del Redentore viene celebrata dai veneziani sulle rive della Giudecca con tavolate tra amici e familiari dove si possono assaporare i cibi della tradizione culinaria veneziana, o direttamente in barca, rigorosamente addobbata a festa e ormeggiata in Canale della Giudecca. Tradizioni che verranno mantenute anche quest'anno anche se, con alcune rigorose limitazioni sia a terra che in acqua, dovute alle disposizioni anti Covid-19.

Attesi migliaia di visitatori. L'invito del sindaco a festeggiare in sicurezza

La Festa del Redentore è tra le più sentite dai veneziani che attrae migliaia di visitatori. “Venezia, dopo mesi bui iniziati con l’acqua granda del novembre del 2019 e continuati con la pandemia da Coronavirus, deve guardare al futuro con speranza e determinazione – le parole del sindaco Brugnaro al taglio del nastro - Ancora una volta, ha saputo trasformare tanti momenti difficili in occasioni di rinascita”. Questa sera lo spettacolo dei fuochi d'artificio “ la Città, dalla terraferma alle Isole, sarà chiamata a fare festa – prosegue il sindaco - Lo faremo in sicurezza, grazie ad una imponente macchina organizzativa che ha lavorato in questi mesi e che ci ha sempre creduto. Festeggeremo con responsabilità e nel rispetto delle regole”. Sono circa 80 i volontari della Protezione civile che saranno impegnati a Venezia in occasione della Festa del Redentore. I volontari saranno dislocati tra Piazza San Marco, Giudecca, Ponte Votivo, Zattere e Salute, e svolgeranno attività di presidio e supporto alla Polizia locale e alle Forze dell'ordine. Saranno operativi anche quattro natanti della Protezione civile comunale, del Nucleo Pc Lido e della Guardia Costiera Volontaria. Si occuperanno tra l'altro di far rispettare le distanze di sicurezza dall'area dei pontoni e dei fuochi e i corridoi si sicurezza individuati dalla Capitaneria di Porto.

Punti tampone e prenotazioni online

L'invito principale è di seguire lo spettacolo dall'acqua, nella modalità più tradizionale. Sarà necessaria la prenotazione del natante, la conservazione della lista dei passeggeri per i 14 giorni successivi (per il contact tracing), il mantenimento del distanziamento sociale a bordo, la capienza in barca limitata all'80% in caso di non conviventi. Le aree di ormeggio saranno suddivise per tipologia di imbarcazione. Per chi desiderasse invece seguire lo spettacolo a terra, dalle rive più vicine al Bacino (Zattere, Piazzetta San Marco, Riva degli Schiavoni, Giudecca), l'accesso sarà con prenotazione obbligatoria ed esibizione del «green pass» (15 giorni dopo la prima vaccinazione o con tampone con esito negativo nelle 48 ore prima). Per facilitare gli ospiti della manifestazione, verranno istituiti dei punti tamponi temporanei in Giudecca e a San Marco, anche con l'utilizzo di un vaporetto ormeggiato in Canal Grande in zona Rialto, e verrà prolungata l'apertura del punto tamponi presso la stazione ferroviaria di Santa Lucia. Prenotazioni on line sul sito del Comune di Venezia dove è possibile trovare tutte le indicazioni.