Serena Rossi madrina della Mostra del Cinema di Venezia

All’attrice napoletana l’onore di condurre la cerimonia inaugurale del 1° settembre e la serata di chiusura nella quale verranno annunciati i premi

Serena Rossi Venezia

Serena Rossi Venezia

Venezia, 29 aprile 2021 - Sarà l’attrice e conduttrice napoletana Serena Rossi la madrina della 78esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Aprirà dunque la cerimonia di inaugurazione che si terrà mercoledì 1° settembre 2021, sul palco della Sala Grande (Palazzo del Cinema al Lido) e guiderà la cerimonia di chiusura sabato 11 settembre, in occasione della quale saranno annunciati i Leoni e gli altri premi ufficiali della Mostra.

Già in concorso al Lido

Serena Rossi, nata nel 1985, era stata in concorso al Lido nel 2017 con "Ammore e Malavita" dei Manetti Bros, per la cui interpretazione ha vinto un David di Donatello, un Nastro d'Argento e un Ciak d'Oro.

Chi è Serena Rossi

La carriera dell’attrice è iniziata a 16 anni, quando debutta in teatro con "C'era una volta… Scugnizzi", il musical scritto da Claudio Mattone ed Enrico Vaime. La notorietà arriva nel 2002 con la soap "Un Posto al Sole" e negli anni a seguire con numerose serie di successo per Rai e Mediaset come "Il Commissario Montalbano", "Il clan dei camorristi", "Sant'Agostino", "Adriano Olivetti", "Che Dio ci Aiuti", "L'ispettore Coliandro". 

Ritorna in teatro con il ruolo di Rosetta in "Rugantino" di Garinei e Giovannini, commedia musicale con la quale dal Teatro Sistina approda al New York City Center di Broadway. Il sodalizio con i Manetti Bros inizia con "Song 'e Napule" del 2013.

I film successivi, "Brave Ragazze" di Michela Andreozzi e "7 ore per farti innamorare" di Giampaolo Morelli, le valgono la candidatura ai Nastri d'Argento come migliore attrice protagonista di commedia nel 2020 e al Ciak d'Oro come miglior attrice protagonista. 

Nello stesso anno è protagonista in "Lasciami andare" di Stefano Mordini, che viene presentato alla 77esima Mostra del cinema di Venezia. Dopo l'uscita in streaming de "La tristezza ha il sonno leggero" di Marco Mario de Notaris, è in attesa di presentare in sala l'attesissimo "Diabolik" dei Manetti Bros. 

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Il ruolo da protagonista in "Io sono Mia" e la consacrazione

Nei panni di Mia Martini, nel lungometraggio ”Io sono Mia" di Riccardo Donna, presentato al Festival di Sanremo 2019, Serena Rossi raggiunge la definitiva consacrazione di attrice e cantante, con la vittoria di un Nastro d'Argento Speciale e una candidatura come migliore attrice protagonista al Ciak d'Oro. L’ultima fatica come attrice la vede diretta da Tiziana Aristarco in "Mina Settembre", serie di Raiuno record d'ascolti, liberamente ispirata ai racconti di Maurizio de Giovanni. 

In veste di doppiatrice presta la sua voce a vari personaggi Walt Disney: è la principessa Anna della saga di "Frozen", è Cenerentola in "Into the Woods" ed è la voce cantata di Emily Blunt ne "Il ritorno di Mary Poppins". Ha anche una carriera di conduttrice televisiva: da "Celebration", "Da qui a un anno" a "Cinepop" fino al programma "Canzone Segreta".

L’emozione della conduttrice: “Occorre tenere vivo e forte il desiderio di sorridere”

"Per un'attrice essere chiamata a rivestire il ruolo di Madrina della Mostra Internazionale D'Arte Cinematografica di Venezia è un grande onore. So quanto sia stato difficile sorridere in questo ultimo anno e mezzo. In questo momento così delicato, però, tenere vivo e forte il desiderio di tornare a fare quello che sappiamo fare, e di tornare a sorridere, è tutto”, le parole di Serena Rossi in una nota.

E ancora: “Sicuramente la chiusura dei cinema, dei teatri, l'impossibilità di godere di qualunque spettacolo dal vivo non ci ha aiutato a sorridere - aggiunge l’attrice -. E forse mai come in questa occasione ne abbiamo sentito la mancanza e abbiamo capito la necessità vitale delle Arti che dobbiamo difendere, proteggere ed esaltare”.

“A Venezia vorrei ritrovare quei sorrisi dimenticati, vorrei che illuminassero le sale cinematografiche e tutti i luoghi del Festival. Vorrei che si riaccendessero sui volti di chi non ha potuto lavorare, ma che adesso può tornare a sperare, progettare, suonare, recitare, costruire scenografie, scrivere. Ringrazio per la fiducia la Biennale di Venezia, il direttore Alberto Barbera e il Presidente Roberto Cicutto. Sarà un Festival importante e io ce la metterò tutta. Per tutti”, conclude la nota.