Studente morto a Noventa: i titolari dell'azienda incontrano i genitori di Giuliano

Il ministro Bianchi telefona al padre del diciottenne. Lo stabilimento sotto sequestro, nei prossimi giorni il pm conferirà l'incarico per l'autopsia

Giuliano de Seta, deceduto nel corso di una stage a Noventa del Piave

Giuliano de Seta, deceduto nel corso di una stage a Noventa del Piave

Noventa di Piave (Venezia), 19 settembre 2022 - Hanno incontrato i genitori di Giuliano De Seta i titolari della "BC Service", l'azienda di Noventa di Piave (Venezia) in cui è morto il giovane di 18 anni di Ceggia, schiacciato da una lastra di  metallo di due tonnellate mentre stava svolgendo lo stage per l'alternanza scuola-lavoro.

Lo fa sapere Luca Sprezzola, legale della famiglia, precisando che, oltre alle scuse, "è stato sottolineato che Giuliano era un ragazzo che si è dimostrato responsabile, e non si era mai esposto da solo inavvertitamente a pericoli". 

Sul fronte delle indagini, la Procura della repubblica di Venezia sta raccogliendo le relazioni svolte su delega dai Carabinieri di Noventa e quella dello Spisal della locale azienda Ulss per stabilire le cause della morte di Giuliano. Titolare delle indagini la pm Antonia Sartori che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Ad ora non ci sarebbero iscritti nel registro degli indagati. Lo stabilimento resta sotto sequestro, mentre entro un paio di giorni dovrebbe tenersi l'udienza per l'affidamento dell'autopsia sul corpo del diciottenne. 

Studente  dell'Itis Da Vinci di Portogruaro, alla Bc Service, Giuliano aveva già lavorato nei due mesi estivi, luglio e agosto, con un regolare contratto di apprendistato, mancavano pochi giorni alla fine del periodo di alternanza scuola e lavoro. Alla famiglia ora non resta che il dolore di una morte inaccettabile e la speranza di capire cosa sia successo in quei tragici momenti in fabbrica. 

"Ho parlato con il padre di Giuliano, è stata una telefonata davvero molto dolorosa. Non ho fatto promesse, sono un padre anch'io, ma il livello di morti sul lavoro in Italia è inaccettabile", le parole del ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi.