Venezia, veto Cgil a personale sanitario no vax in servizio con tampone ogni 48 ore

Per Agiollo e Giordano sarebbe come "Umiliare chi si è vaccinato nell'interesse dei più fragili". Appello alla Regione per una linea unitaria senza che ogni Ulss decida autonomamente

personale sanitario

personale sanitario

Venezia, 19 luglio 2021 - No al personale sanitario non vaccinato in servizio anche se col tampone ogni 48 ore. Ugo Agiollo e Daniele Giordano, rispettivamente segretario della Cgil Venezia e della Fp (Funzione pubblica) Cgil Venezia, rivelano di aver appreso che "vi sono valutazioni in corso" che vanno nella direzione di sottoporre ogni 2 giorni a tampone i non vaccinati con lo scopo di non aggravare la carenza di personale sanitario che si avrebbe sospendendo invece chi non si è vaccinato per scelta.  Consentire al personale sanitario non vaccinato contro il Covid di rimanere in servizio sottoponendosi a tampone molecolare ogni 48 ore "vorrebbe dire dare una bastonata pesantissima alla campagna vaccinale, umiliare coloro i quali, seppur non convinti, si sono vaccinati anche nell'interesse della popolazione più fragile, e riconoscere implicitamente che il tampone, i cui costi sarebbero a carico della collettività, può sostituire la protezione del vaccino" - dichiarano Agiollo e Giordano.  "Come Cgil comprendiamo le difficoltà che vi sono nel garantire i servizi e nel dare continuità alle prestazioni, ma era noto da mesi che vi sarebbero stati problemi di questo tipo in merito ai numeri del personale non vaccinato, pertanto serve una riprogrammazione delle attività che permetta al personale sanitario di poter fare le ferie e ai cittadini di accedere alle prestazioni", affermano i due sindacalisti, che invitano la Regione Veneto a "chiarire al più presto cosa intende fare", perché "non è assolutamente possibile che ogni Ulss decida per conto proprio".