Venezia, il sindaco Brugnano fa slittare il ticket d'ingresso: non parte a gennaio

Si allungano i tempi d'avvio. Il ministro della Cultura guarda al modello: "Qualcosa contro il sovraffollamento delle città d'arte va fatto"

Venezia, 11 novembre 2022 - Si allontana la data di avvio dell'ingresso a pagamento a Venezia, il consiglio comunale andrà ad approvare il regolamento solo nelle prossime settimane e dovranno passare alcuni mesi prima che il maxi emendamento possa andare a regime. Lo confermano fonti dell'amministrazione municipale lagunare, facendo capire che la questione slitterà nella migliore delle ipotesi almeno alla prossima estate. Intanto il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano guarda al modello Venezia per risolvere la questione dell' overbooking nelle città d'arte del Paese. Il tema della tassa d'ingresso è stato uno degli argomenti affrontati dal presidente del Veneto Luca Zaia con il ministro in occasione della stipula oggi nella città lagunare del protocollo per definire il piano paesaggistico regionale, in grado di fornire un nuovo percorso di lavoro alle professionalità dei beni culturali e alle sovrintendenze.

 "Io studio, approfondisco le questioni e poi esprimo un punto di vista definito. In generale dico che il tema del sovraffollamento delle città d'arte, che mette a rischio le città stesse, va affrontato", ha detto il ministro, sull’introduzione del contributo d'accesso nella città lagunare.  Un modello da seguire? "Potrò dirlo solo quando avrò studiato in maniera approfondita il dossier. Ritengo comunque che qualcosa, non so cosa, vada fatto per garantire un alleggerimento e la compatibilità dell’accesso alle città d'arte. Ci sono anche tanti problemi da tenere presente però: anche quelli giuridici legati ai diritti di mobilità delle persone". 

Il sindaco Brugnaro "deciso ad andare avanti"

Il sindaco Luigi Brugnaro non perde occasione per ribadice che il provvedimento è indispensabile, visti gli attuali numeri degli ospiti. "Non farò nessuna forzatura - ripete - ma sono deciso ad andar avanti". Ancora sul tappeto, ad esempio, sono le questioni che riguardano gli accordi per il pagamento della tassa con i vettori, la modifica dei software delle società che si occupano di prenotazioni alberghiere e la messa in campo delle azioni informative per raggiungere la platea mondiale. 

Venezia
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"Il contributo d'accesso per l'Amministrazione comunale è uno strumento importantissimo. L'auspicio è che il Consiglio comunale possa approvare presto il suo regolamento, meglio se all'unanimità e quindi anche con il contributo delle minoranze, in modo da farlo entrare in vigore quanto prima. Il tutto nella consapevolezza che sono necessari dei tempi tecnici funzionali anche a una campagna di informazione agli operatori del settore. Ringraziamo il ministro per la Cultura Sangiuliano per le belle parole di sostegno e per l'attenzione che fin da subito ha posto su Venezia. Siamo sicuri che è solo l'inizio di una fruttuosa collaborazione" commenta l'assessore al Turismo, Simone Venturini. 

​Salta la data del 16 gennaio 

L'entrata in vigore ufficiale del ticket d'accesso al centro storico veneziano, fissata dal Consiglio comunale al 16 gennaio 2023, slitta dunque a data da definirsi, tutto dipenderà da quando il consiglio comunale approverà il regolamento, questione di mesi. La strada è comunque tracciata: la città è in overbooking e per visitarla, presto, bisognerà pagare tra i tre e i dieci euro a persona.

E fra i nodi ancora sciogliere c'è anche la questione dell’esclusione dei veneti dal pagamento del ticket. In questa direzione qualcosa sembra muoversi e potrebbe essere avviata una fase sperimentale: gli abitanti del Veneto non pagheranno il contributo d’accesso ma saranno obbligati a prenotare la visita come tutti i non residenti a Venezia. Nell'attesa che si trovi la quadra dopo il pienone del ponte dei morti la città si appresta ad affrontare gli assalti di Natale e Carnevale senza 'salvagente'. 

M5S: "Qual è la posizione della Regione?

Sul tema interviene il Movimento 5 Stelle. "Brugnaro ha trovato l'intesa con la sua maggioranza e con la Regione? - dicono la consigliera regionale Erika Baldin e la consigliera comunale Sara Visman - Buon per lui, ma non pensi che basti un accordo di palazzo a mettere la parola fine sulla vicenda della tassa d'ingresso a Venezia. Qual è la posizione della Regione? L'abbiamo letto sui giornali, ma non c'è mai stato un voto o una discussione nelle sedi istituzionali. Ricordo alla Lega e al Presidente Zaia che la mia mozione sul contributo d'accesso è iscritta all'ordine del giorno del Consiglio regionale dal 18 ottobre scorso, in attesa di essere affrontata. Nella mozione ho scritto una cosa molto semplice: l'ultima parola spetta ai veneziani. Zaia venga in aula e dica se è d'accordo", dichiara Baldin.