Traffico di rifiuti speciali, smantellata una rete internazionale: 12 aziende coinvolte

Le indagini hanno riguardato diverse società tra Veneto, Friuli, Campania e Lombardia. Le capofila a Treviso e Brescia. Rifiuti soccati stoccati nel Padovano e poi inviati nell'Est Europa

Traffico illecito di rifiuti

Traffico illecito di rifiuti

Venezia, 22 settembre 2022 – Scoperto un traffico illecito di rifiuti tra Nord e Sud, un giro internazionale che vede 12 aziende coinvolte e due società capofila della filiera illegale: una a Treviso e l’altra a Brescia. Oltre 70 gli episodi illegali documentati dalla procura antimafia di Venezia, che ha già sentito 26 autotrasportatori che avrebbero trasportato i rifiuti. Le indagini hanno permesso di ricostruire un traffico illecito di 1.700 tonnellate di rifiuti con profitti illeciti di 400mila euro. Nove le persone indagate.

L'indagine, di portata internazionale, riguarda 12 ditte che gravitano nei territori di Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Campania. Avviata dalla Dda di Venezia tra il 2019 e il 2020, l’inchiesta ha consentito – secondo fonti della procura lagunare – di ricostruire e quindi bloccare il traffico di rifiuti di tipo speciale, tra cui pallet, pellame, gomme, plastiche e inerti, gestiti e smaltiti in modo del tutto illegale dopo essere stati stoccati in alcuni capannoni industriali, ora sotto sequestro, a Borgo Veneto nel Padovano, Remanzacco (Udine) e Monfalcone (Gorizia), per poi essere trasferiti in siti illegali in Ungheria, Slovenia e Croazia.