Ballottaggio Verona, salta l'asse con Tosi. Sboarina: "No agli accordi di palazzo"

Sboarina dice no all'apparentamento con Tosi, ma lascia aperto uno spiraglio con Forza Italia. L'incontro ad Arcore di ieri sera con Berlusconi ha sancito l'ìngresso negli azzurri dell'ex sindaco leghista, Flavio Tosi. Italia Viva sostiene Tommasi

Federico Sboarina durante il voto

Federico Sboarina durante il voto

Verona, 16 giugno 2022 – È saltato l’accordo con Tosi, il sindaco uscente Federico Sboarina ha rifiutato l'apparentamento con l’ex leghista Flavio Tosi, ora entrato nelle fila di Forza Italia. “Il cuore del centrodestra batte unito: sì al contratto con i veronesi, no agli accordi di Palazzo”, ha detto Sboarina annunciando il mancato accordo con gli azzurri in vista del ballottaggio. Forse la posta in gioco era troppo alta, Tosi potrebbe aver chiesto una carica di peso nel futuro esecutivo, facendo sentire Sboarina con le mani legate. Però uno spiraglio c’è: porta sbarrata per Tosi, ma Sboarina apre alla possibilità di un accordo elettorale con Forza Italia, per ricomporre il centrodestra, in vista del secondo turno.

È ancora nebuloso il futuro politico della città, alle prese con le grandi manovre elettorali in vista del ballottaggio del prossimo 26 giugno che vedrà contendersi la fascia tricolore l’ex calciatore del centrosinistra Damiano Tommasi, in vantaggio con il 39,77% dei voti, e il sindaco uscente del centrodestra Federico Sboarina, uscito dal primo turno con il 32,72% dei consensi. Senza l'accordo con Tosi, per Sboarina la strada del ballottaggio è tutta in salita. Ripidissima e con tante buche. 

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Cosa sta succedendo a Verona:

Accordo mancato

“Noi il contratto abbiamo deciso di firmarlo direttamente coi veronesi e non all'interno dei palazzi, per mezzo di un apparentamento tecnico che non sarebbe stato apprezzato dai cittadini e avrebbe regalato alla sinistra, per una stranezza della legge, un maggior numero di consiglieri comunali”, aggiunge Sboarina con una dichiarazione che sottintende rassegnazione verso un risultato che potrebbe portare Tommasi alla vittoria.

Stamattina, Sboarina ha rinviato la conferenza stampa in cui avrebbe dovuto chiarire se accettare o meno l'apparentamento con Flavio Tosi in vista del ballottaggio. L'incontro con i giornalisti è stato rinviato a data da destinarsi, ha fatto sapere il suo staff, per imprevisti “impegni istituzionali”. Due parole che, tradotte dal gergo politico, lasciando intendere che l’accordo è ancora lontano: la posta in gioco è alta, forse la carta messa sul tavolo da Tosi potrebbe essere troppo alta per il sindaco uscente.

"Avevamo detto, durante il primo turno: queste sono le primariesottolinea Tosi –, chi resta fuori appoggia l'altro. Non abbiamo ottenuto risposta da Sboarina. Abbiamo ribadito la nostra disponibilità lunedì alle 18, quando il risultato era chiaro. Da Sboarina non c'è stato alcun cenno".

Strada in salita per Sboarina

Sboarina, in svantaggio di 7 punti rispetto al candidato del centrosinistra, Damiano Tommasi, tenterà in sostanza il recupero contando soltanto sulla coalizione, trainata da Lega e Fdi, che l'ha sostenuto al primo turno. “Ringraziamo Tosi e Forza Italia per l'apertura ufficiale all'apparentamento, così come il presidente Silvio Berlusconi, ma la nostra è una scelta di coerenza, senz'altro coraggiosa, però rispettosa dell'elettorato, e per noi quest'aspetto viene prima di ogni altra cosa”, continua Sboarina. Che tra i due politici ci siano vecchie ruggini difficili da superare lo aveva fatto intuire anche Matteo Salvini, che all’indomani dello scrutinio aveva invocato il dialogo tra i due. Così non è stato. Intanto Tosi è entrato in Forza Italia, Renzi lo ha abbandonato per sostenere Tommasi, Sboarina fa muro all’apparentamento con la lista dell’ex sindaco leghista.

Cambia la geografia politica a Verona

È una corsa ad ostacoli anche per i partiti, in queste ore alle prese con offerte e incassi legati a possibili apparentamenti. Sul piatto ci sono nomine, promesse, accordi futuri. Ma come sono messi i partiti a Verona dopo il primo turno? È cambiata la geografia politica, ovviamente. La prima forza scaligera è la lista civica di Tommasi, che ha conquistato il 15,96%. Arranca la lista Sboarina, schiacciata da Tommasi al 7,32%. Il partito più forte, oggi, è il Pd, premiato da un inaspettato 13,07%. Spopola Fratelli d’Italia, prima forza del centrodestra con l’11,94%, il partito della Meloni fa mangiare la polvere agli alleati della Lega (6,6%) e agli azzurri di Forza Italia (4,34%).

L’astensionismo fa paura

Nessuno si aspettava l’exploit di Tommasi, men che meno se lo aspettava Tosi. “È stato superiore a qualsiasi risultato della sinistra unita a Verona. Cinque anni fa al primo turno – ricorda Tosi – ha votato il 60% e il 40% al secondo, con date sostanzialmente identiche. Se Tommasi riesce a riportare al voto chi lo ha votato domenica non c'è partita. Ha più del 50% di possibilità. Parte da un ampio margine di vantaggio, se al ballottaggio c'è un forte calo dell'affluenza è tutto a suo favore".

Italia Viva dalla parte di Tommasi?

Con l'adesione a Forza Italia, Flavio Tosi ha dato nuova forza alla sua coalizione in vista del possibile apparentamento con Sboarina a Verona, ma ha perso il sostegno dei renziani di Italia Viva. Lo annuncia il coordinatore veneto del partito di Renzi, Davide Bendinelli. “Lforzature in politica non pagano mai”, spiega Bendinelli alla stampa locale, definendo “una follia, una farsa” quella di Tosi. “A questo punto – afferma – stiamo valutando di sostenere Tommasi”.

Sulla scelta dell’ingresso in Forza Italia, Tosi ha spiegato che "è un percorso avviato da anni, la conclusione naturale per ideali e valori: FI è l'unico partito che rappresenta ancora un modello pragmatico e liberale. Berlusconi mi ha detto che sta costruendo questo percorso di allargamento di Forza Italia alle liste civiche e territoriali e gli avrebbe fatto piacere se avessi aderito al progetto. Gli ho detto subito sì. Forza Italia è il perno del centrodestra, il partito più territoriale che è rimasto, l'unico. La Lega si è trasformata in un partito nazionale, FdI è un partito romano".

Flavio Tosi ha incontrato Silvio Berlusconi ad Arcore
Flavio Tosi ha incontrato Silvio Berlusconi ad Arcore

L’incontro ad Arcore

L’incontro ad Arcore di ieri sera tra Silvio Berlusconi e Flavio Tosi sancisce quindi l’ingresso ufficiale dell’ex sindaco scaligero nelle fila di Forza Italia. Tema della serata, il ruolo degli azzurri nel prossimo ballottaggio di Verona. “È stato un onore – dice oggi Tosi –, Forza Italia è perno del centrodestra nelle città e nel paese. È l'anima liberale e con capacità di governo del centrodestra. Siamo alternativi alla sinistra, alleati, ma diversi da populisti e sovranisti”.

A Verona, gli azzurri hanno scelto di presentarsi alle urne come alternativa all’asse Lega-FdI, sostenendo Tosi in una sorta di “primarie”, in cui il partito ha misurato il proprio peso. “Senza Forza Italia non si governa – conferma Tosi – l'ultima tornata amministrativa lo ha confermato. Farebbe bene a ricordarlo chi ancora crede di poter fare a meno di noi e rischia di consegnare Verona, città da sempre di centrodestra, alla sinistra”.

L'ex sindaco leghista di Verona spiega di essersi confrontato con Berlusconi “sulle azioni politiche e amministrative volte a rappresentare al meglio i tanti e le tante veronesi che si riconoscono nella grande area liberale e pragmatica del centrodestra e che per questo ci hanno dato fiducia”.