Carlotta Rossignoli, Burioni chiude il caso 'laurea record': libretto in regola

Il virologo, professore ordinario del San Raffaele, pubblica su Twitter il comunicato firmato dagli studenti dopo le verifiche sulla 'laurea record': nessuna irregolarità, ma l'università sconsiglia il conseguimento in anticipo

15 novembre 2022 - Sembra chiudersi il cerchio attorno alla vicenda che ha travolto la giovane studentessa di 23 anni, Carlotta Rossignoli, 'rea' di aver conseguito la laurea in medicina con un anno di anticipo nella prestigiosa università milanese San Raffaele. La ragazza di Verona, che ha celebrato la sua ardua impresa con un post su Instagram che ha fatto il giro dei media, non ha ricevuto le congratulazioni sperate.

Al contrario: considerato il suo profilo, che vantava già 20mila follower, l'eco attorno al suo successo si è trasformata in una vera e propria bufera. L'accusa principale, mossa da alcuni suoi colleghi di corso, era quella di essere stata agevolata nel percorso di studi. Oggi, dopo che la neo-dottoressa ha chiuso il suo profilo IG per le polemiche, il virologo Roberto Burioni si dice pronto a chiudere la 'questione Carlotta Rossignoli', pubblicando su Twitter il comunicato degli studenti che hanno finalmente visionato l'atteso libretto universitario.

Burioni chiude il caso Carlotta Rossignoli e libretto universitario
Burioni chiude il caso Carlotta Rossignoli e libretto universitario

Carlotta Rossignoli chiude Instagram dopo le polemiche

Carlotta Rossignoli, la modella, influencer e volto di una tv locale nel veronese, non ha retto il peso delle critiche mosse sul web sulla sua laurea. O almeno, questo è quello che si evince dalla sua decisione di chiudere il suo profilo Instagram, dove qualche settimana fa celebrava la sua successuosa impresa nell'aver conseguito il titolo di medico con un anno di anticipo. Il mondo dei social era già allora diviso: c'era chi ha sparato a tappeto, accusandola di dubbio merito, e chi, invece, a prescindere dal singolo caso, accusava più in generale un sistema sociale che spinge i giovani a correre, ad eccellere, senza tener conto degli strumenti che ognuno ha a disposizione.

Insomma, il caso ha fatto scalpore. Quello che è certo è che, se da un lato la ragazza ha chiuso il suo profilo ritirandosi dai social, dall'altro lato i riflettori si sono accesi anche sul suo Istituto. Il punto, infatti, contestato dagli studenti del San Raffaele, è la questione dei privilegi nei confronti di alcuni studenti piuttosto che di altri. Per questo, sull'onda della bufera social, gli studenti avevano richiesto espressamente di leggere il libretto di Rossignoli e di ottenere risposte concrete dall'istituto.

Gli studenti leggono il libretto: il post di Burioni

Roberto Burioni, professore ordinario del San Raffaele, aveva già preso le difese di Rossignoli, facendo presente come lui stesso si fosse laureato a 24 anni. E sulle raccomandazioni, è stato piuttosto chiaro: l'Italia è un paese dove il merito viene considerato un privilegio, e per questo "disturba". Oggi Burioni si dice pronto a chiudere il caso della 'laurea record' e sul suo profilo Twitter pubblica il comunicato scritto dagli studenti, i quali hanno verificato il libretto di Rossignoli.  "Previo il consenso da parte della dott.ssa Rossignoli, i rappresentanti presenti hanno avuto la possibilità di prendere visione del suo libretto, potendo constatare la regolarità formale del suo percorso di studi in UniSR", così recita il comunicato. L'annuncio, pubblicato in forma scritta, è frutto dell'incontro tra gli studenti e i rappresentati dell'istituto, tra cui il Rettore Enrico Gherlone, con alcuni legali, avvenuto il 9 novembre scorso per discutere sulla laurea in anticipo di Rossignoli.

Dal comunicato si legge anche una nota dell'Università che sconsiglia "anticipazioni del conseguimento del titolo, "ritenendo la durata già prevista necessaria per completare un percorso di crescita nozionistica, professionale ed umana"; e lo stesso consiglio, sarebbe stato suggerito alla stessa Rossignoli prima della laurea.  Per questo il San Raffaele si impegnerà, per il futuro, a chiarire formalmente l'impossibilità del conseguimento anticipato a sostegno di una maggiore qualità didattica.

"Nessun esame a porte chiuse" è il commento finale di Burioni. "La Rossignoli non avrà alcun vantaggio da questo anticipo, visto che comunque farà l'esame di specializzazione a luglio come chi conseguirà nei tempi regolari la laurea a luglio". E sulla velocità del conseguimento del titolo, il virologo risponde che la studentessa "ha seguito delle lezioni registrate durante il periodo COVID come tutti gli studenti italiani".