Covid Verona, screening Sentinella sui fragili. Sboarina: "Progetto unico in Italia"

Scoperti 114 positivi asintomatici su quasi 2mila soggetti fragili sottoposti allo screening, bloccata la diffusione del virus su migliaia di persone. Nel monitoraggio anche le persone senzatetto seguite dalla Caritas

Screening sulle persone senza fissa dimora

Screening sulle persone senza fissa dimora

Verona, 20 luglio 2021 – Scoperti 114 positivi asintomatici su quasi 2mila soggetti fragili sottoposti a uno screening di massa. È il risultato del progetto socio-sanitario Sentinella avviato sul territorio cittadino per arginare la diffusione del Covid, un piano di contenimento del contagio che ha passato al setaccio le categorie più a rischio: persone senza fissa dimora, operatori della ristorazione e di pulizie di strutture sanitarie, lavoratori dei servizi sociali, banchisti di supermercato. A loro è stato rivolto lo screening locale finanziato con la raccolta fondi “Aiutiamo Verona”.

“Orgoglioso di essere il sindaco di questa città e dei suoi cittadini – commenta il sindaco, Federico Sboarina – che hanno immediatamente risposto all'appello sostenendo economicamente questo importante progetto socio-sanitario. La sentita partecipazioni di un'intera comunità ha reso possibile un progetto unico in Italia, un importante strumento di prevenzione su cui la nostra comunità ha potuto contare. Un lavoro di squadra che restituisce risultati importanti, un metodo che continueremo a portare avanti per il bene del nostro territorio".

L'intervento, che si è integrato con il programma regionale, ha consentito di identificare 114 persone positive, ognuna delle quali, potenzialmente, avrebbe potuto conteggiare 60/70 persone, accrescendo l'incidenza dei casi registrati a livello cittadino e non solo.

"Il personale infermieristico e medico dedicato all'iniziativa – sottolinea l'assessora ai Servizi sociali, Maria Daniela Maellare – ha dimostrato un'estrema sensibilità e attenzione nei confronti di chi versa in condizione di grave marginalità e che, nel periodo invernale in piena emergenza pandemica si è rapportato con i servizi di accoglienza. Il sistema di gestione del progetto ha dimostrato grande elasticità al fine di armonizzarsi e rendere un servizio funzionale con l'organizzazione dei servizi di accoglienza".

I numeri del progetto

Sono 1922 le persone monitorate per un periodo di sei mesi, attraverso test molecolari ogni tre settimane e sierologico (anticorpi AntiSpike) al primo contatto e all'ultimo. Il tampone è stato effettuato in quattro ambulatori sul territorio: due gli ospedali di Borgo Trento e Borgo Roma, uno al Distretto Sanitario di Borgo Venezia ed il quarto al Tempio Votivo vicino alla stazione ferroviaria per i senza fissa dimora e per acconsentire ai tassisti una comoda fermata durante l'orario di lavoro.

Screening persone senza fissa dimora

La cooperazione tra il Comune e la Caritas ha permesso l'attuazione di un servizio unico in Italia, dedicato ai soggetti senza fissa dimora i quali, come ogni anno, all'inizio della stagione invernale richiedono di poter essere ospitati nei centri di accoglienza della città. Nell'ambito del progetto è stato attivato un ambulatorio alla sede del Tempio Votivo in piazzale XXV Aprile, negli spazi dello Sportello Unico Accoglienza, punto unico di accesso delle persone per una valutazione all'inserimento negli asili notturni cittadini, sia pubblici che in convenzione.

Per le persone riscontrate positive al test, un servizio di trasporto in sicurezza, mediante convenzione del Comune di Verona con RadioTaxi. Il tutto per un inserimento immediato nel Centro covid della persone senza dimora, attivato nell'ambito di un protocollo di intesa promosso dal Comune e sottoscritto dalla Diocesi di Verona, dalla Prefettura, dalla Ulss 9 e dall'Università cittadina.