Verona, crac da tre milioni: due imprenditori arrestati per bancarotta

Operazione della Guardia di Finanza: i due, di 65 e 66 anni, sono accusati anche di falso in bilancio e fatture false. Sequestrati un immobile, tre auto e conti correnti

Guardia di Finanza

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Verona, 16 giugno 2021 – Bancarotta fraudolenta, falso in bilancio e fatture per operazioni inesistenti: sono queste le accuse che hanno portato all’arresto di due imprenditori veronesi di 65 e 66 anni in un’inchiesta sul fallimento di un’importante industria dolciaria astigiana.

I due – arrestati dalla Guardia di Finanza di Asti, che ha condotto le indagini sotto il coordinamento della locale Procura della Repubblica – sono infatti accusati di aver ceduto in modo fraudolento gli impianti e i macchinari di maggior valore commerciale dell’azienda che avevano rilevato e che poi è stata dichiarata fallita nel 2011 dal Tribunale.

Giro di false fatture da oltre mezzo milione

Il crac è stato quantificato in oltre tre milioni di euro, a cui si aggiungono fatture false per più di 500mila euro e un’evasione fiscale superiore a 260mila euro. Oltre alla misura cautelare, per gli imprenditori la Procura ha chiesto e ottenuto il sequestro preventivo di un immobile in provincia di Verona, di tre auto e dei loro conti correnti.

Secondo quanto ricostruito dalla GdF, la cessione a titolo gratuito degli asset societari e il trasferimento dei materiali della società prossima all’insolvenza sarebbero stati accompagnati anche dall’emissione delle fatturazioni per operazioni inesistenti, dalla falsificazione dei bilanci e dalla distruzione dei registri contabili dell’azienda dolciaria.