Peschiera del Garda, 2 giugno blindato sul lago. Pericolo baby gang scampato

Dispiego di forze dell'ordine dopo l'annuncio di una nuova adunata di minorenni che, nel 2002, crearono danneggiamenti e risse sulle spiagge tra Peschiera e Castelnuovo del Garda. Qualche tensione con una 50ina di ultras dell’Hellas pronti a “difendere casa” che hanno insultato alcuni ragazzi

Peschiera del Garda (Verona), 2 giugno 2023 - Due giugno blindato sul Lago di Garda per la Festa della Repubblica. Ma nell’arco della giornata sono arrivati sono un paio di centinaia di giovani: pericolo baby gang scampato.

Nella memoria di tutti gli scontri e la devastazione dello scorso anno a Peschiera del Garda e la preoccupazione che possa riaccadere. Nel 2022 la città in provincia di Verona fu invasa dalla calata di centinaia di giovani, italiani di seconda generazione di origini nordafricane, giunti sulle sponde del lago per un rave party che si trasformò in una guerra. 

“Venite a Peschiera per una giornata di svago, chi vuol far danni sarà bloccato”, le parole della sindaca Orietta Gaiulli davanti all’ipotesi di un nuovo assalto.

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Controlli fra chi arriva

Da giorni c'è il tam tam su Tik Tok per una nuova adunata dei “maranza” e subito sono partiti i piani di sicurezza della prefettura. I controlli di chi arriva a Peschiera sono iniziati ieri e questa mattina, sulla base delle disposizioni coordinate dalle sei prefetture coinvolte, un ingente dispositivo di forze dell'ordine ha fatto scattare tutte le azioni di prevenzione. A cominciare dalla messa in sicurezza dei convogli, con la richiesta alle aziende del trasporto ferroviario di garantire un adeguato e funzionante sistema di videosorveglianza in stazione e a bordo dei treni, e di imporre a tutti i viaggiatori il regolare pagamento del biglietto.

Treni potenziati

Trenord ha potenziato il servizio per il ponte per la Festa della Repubblica, venerdì 2, sabato 3 e domenica 4 giugno, sulla linea 'calda’ Milano-Brescia-Verona con l'attivazione di una corsa straordinaria. Il treno, fa sapere l'azienda, partirà da Milano Centrale alle ore 10.25 e arriverà a Verona Porta Nuova alle ore 12.17. La stazione di Peschiera del Garda è blindata da un imponente schieramento di polizia, pronta ad intervenire anche in caso di eventuali tafferugli sulle spiagge.

Gli ultrà dell'Hellas Verona

A complicare la situazione vi è anche il possibile arrivo degli ultrà della curva dell'Hellas Verona che si dicono pronti a fronteggiare a suon di botte le baby gang in arrivo. "400-500 italiani, quelli giusti. Difendiamo casa nostra" si legge in un post apparso nelle scorse ore sui social seguito da oltre 50 commenti espliciti. "Presente", "femo la sagra delle pappine", "dai che ci divertiamo" viene detto in altri messaggio, sottolineando che il raduno dovrebbe vedere protagonisti giovani figli di immigrati nordafricani.

Il piano B

Resta l'incognita del non meglio precisato 'piano B', l'alternativa al lago di Garda che gli organizzatori dell'adunata via social avrebbero già predisposto, come annunciato, per aggirare le maglie strettissime delle forze dell'ordine. A Peschiera se lo augurano tutti. "Sarebbe la soluzione migliore - sostiene un barista del lungolago - . Si scelgano un luogo isolato, quanto più lontano possibile da qui, e ci lascino in pace".

Il prefetto: azione a 360 gradi e l'invito ai giovani

''L'attenzione è continua, noi monitoriamo costantemente i social network, anche per orientare diversamente le forze a seconda di eventuali spostamenti di questi raduni che non sono autorizzati. Da parte delle forze dell'ordine è in corso un'attività per individuare chi sta lanciando questi messaggi raccordate dalle Digos delle diverse questure'', a dirlo è il prefetto di Verona Donato Cafagna parlando delle misure messe in campo. Il prefetto lancia un invito ai ragazzi ''che avessero in mente di aderire a questo raduno non autorizzato e quindi non legale''. ''Evitate il raduno del 2 giugno a Peschiera - dice - perché è un contesto nel quale, proprio in considerazione delle grandi masse di persone, c'è il rischio di finire coinvolti in situazioni con potenziali conseguenze negative anche a livello di legalità''. In ogni caso, assicura il prefetto, noi ''stiamo lavorando per prevenire, depotenziare e limitare l'eventuale raduno di giovani per il 2 giugno non solo su Peschiera del Garda ma anche in località vicine''. ''C'è un'attività di intelligence in corso che parte dal monitoraggio costante dei social per intercettare ogni informazione utile e orientare le forze di intervento per disciplinare questo evento - aggiunge - L'azione è a 360 gradi e quindi già nelle scorse giornate c'è stato un momento di coordinamento tra i prefetti della Lombardia, dell'Emilia Romagna e del Veneto, in particolare Verona per attuare un'attività di controllo, monitoraggio, filtraggio dalle stazioni di partenza da cui potrebbero partire questi gruppi di giovani diretti verso il basso lago di Garda".

L’adunata non ha avuto luogo

L'appello all'adunata in massa dei "Maranza" per replicare l'assalto a Peschiera del Garda, come un anno fa, è caduto nel vuoto. La sfida al ministro Salvini, a suon di provocazioni sui social, non ha avuto seguito. Compreso il sedicente "piano B", rilanciato anche nelle ultime ore su Tik Tok con Viareggio come possibile nuova meta.

Un paio di centinaia di giovani, in occasione della Festa della Repubblica, sono arrivati via treno dalla Lombardia nel centro veronese che si affaccia sul lago di Garda.

Viareggio come Peschiera

Sul social Tik Tok sono circolati alcuni video accompagnati dallo slogan "Viareggio come Peschiera", nei quali si vedono centinaia di giovani scendere dal treno nella stazione versiliana. Che questo fosse il fantomatico "piano B" con cui i "Maranza" avevano sfidato Matteo Salvini non ha trovato conferme. Nessuna "orda", dunque, di giovani italiani di seconda generazione ha assaltato il paese gardesano.

Alcuni momenti di tensione 

Ci sono stati momenti di tensione nel pomeriggio sul lungolago, dove una cinquantina di ultrà, ritenuti vicini all'estrema destra, aveva intenzione di fare una sorta di 'presidio': tutto risolto con qualche insulto con i ragazzini di passaggio, sarebbe volato anche uno schiaffo, ma la situazione non è degenerata, come temevano alcuni gestori dei locali in riva al lago. Qualcuno di loro era ricorso anche all'ausilio della security per proteggere la propria attività economica. I sindaci di Peschiera, Orietta Gaiulli, e di Castelnuovo del Garda, Giovanni Dal Cero, hanno seguito costantemente l'evolversi della situazione dopo avere partecipato nei giorni scorsi ai vertici - anche interregionali - del Comitato per la sicurezza e l'ordine pubblico, nei quali è stata messa a punto la task force anti-baby gang. Ma alla fine la paventata "invasione" non c’è stata.