Raduno Peschiera del Garda il 2 giugno, i maranza sfidano Salvini: “Abbiamo il piano B”

Su TikTok lo sfottò al ministro. Vertice web tra sei prefetture per l'allarme baby gang nel veronese e piano di sicurezza tra Peschiera e Desenzano

Matteo Salvini, su TikTok lo sfottò al ministro dopo l’allarme baby gang a Peschiera del Garda del 2 giugno

Matteo Salvini, su TikTok lo sfottò al ministro dopo l’allarme baby gang a Peschiera del Garda del 2 giugno

Verona, 31 maggio 2023 - Il 2 giugno è alle porte e a Peschiera del Garda si teme un nuovo raduno non autorizzato sull'onda di quello già subito l'anno scorso: l'appuntamento che è già stato annunciato dalle baby gang potrebbe svolgersi ancora una volta nel comune del Veronese. La sindaca del comune gardesano Orietta Gaiulli, ne ha dato notizia nei giorni scorsi, mettendo l’accento sul rischio replica di quanto successo nel 2022, quando Peschiera si trasformò in un campo di battaglia con risse, distruzione e violenze al grido «Comanda l'Africa»

La sfida con il ministro Salvini 

Ed è ormai sfida aperta a colpi di post sui social tra il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini e il 'popolo dei maranza', sull'annunciato maxi raduno bis delle baby gang per il prossimo venerdì sulla sponda veronese del lago di Garda.

Dopo gli incidenti avvenuti lo scorso anno, con duemila giovani, italiani di seconda generazione, a creare il caos in stazione e sul lungolago, il ministro via web aveva chiesto che non si ripetessero gli incidenti del 2022. 

Per tutta risposta i ragazzini hanno replicato via TikTok: 'Matteo ti aspettiamo... Anzi è meglio se non vieni". Per poi rincarare la dose dicendo di avere già in tasca "un piano B" in grado di farsi beffa del servizio d'ordine che si sta già predisponendo tra Peschiera e Desenzano.

Riunione tra prefetture

Proprio per prevenire atti di teppismo ieri vi è stato online un vertice tra le sei prefetture maggiormente interessate per coordinare le azioni di contenimento da attuare in caso l’inferno si ripetesse. Predisposto un piano rafforzato di controllo del territorio e cinque ragazzi tra i 16 e i 26 anni sono stati segnalati alla Digos. Nonostante gli appelli, il tam tam online non sembra scemane. La parola d'ordine è la stessa: “tutti a Peschiera”.