Verona, avevano documenti d’identità falsi in auto: arrestati

I carabinieri controllano due persone fuori da un’azienda vitivinicola a Cazzano di Tramigna: il guidatore aveva una patente polacca finta

I due sono stati arrestati dai carabinieri a Cazzano di Tramigna (Verona)

I due sono stati arrestati dai carabinieri a Cazzano di Tramigna (Verona)

Verona, 12 maggio 2021 – Arrestati con documenti falsi all'interno dell'auto: succede a Cazzano di Tramigna, nel Veronese, dove i carabinieri della stazione di Illasi, durante un servizio di controllo del territorio, hanno fermato per un controllo un’auto con a bordo due persone che stavano per entrare in un’azienda vitivinicola locale, scoprendo che erano in possesso di certificati non regolari.

Alle domande degli agenti il conducente ha risposto dicendo che doveva concludere con il titolare dell’azienda un affare per l’acquisto di vini da esportare all’estero. Al momento del controllo ha inoltre fornito ai militari una patente di guida emessa dalle autorità polacche.

La patente polacca era falsa

Da una verifica più approfondita, i carabinieri si sono accorti di alcune incongruenze nei dettagli della stampa del documento, più altre irregolarità relative ai sistemi di sicurezza. Dai successivi accertamenti è quindi emerso che, in realtà, la patente era falsa.

A quel punto è scattata una perquisizione dell’auto, dove i militari hanno ritrovato circa venti moduli in inglese ancora da compilare che solitamente vengono utilizzati all’estero per presentare istanza di rilascio del documento d’identità.

Arrestati per il rischio espatrio

Sotto ai sedili, inoltre, gli uomini dell’Arma hanno rinvenuto due carte d’identità apparentemente rilasciate dalla Polonia, ma risultata anch’esse falsificate, come certificato anche dal Lad, il Laboratorio Analisi Documentale della Polizia locale di Verona.

Per i due a bordo dell’auto è dunque scattato l’arresto per possesso di documenti falsi, in quanto avrebbero potuto utilizzarli per espatriare. Questa mattina è stato infine convalidato l’arresto per i due uomini, processati con direttissima e rinviati a giudizio per il prossimo giungo.