Verona, un treno per collegare lago di Garda, aeroporto Catullo e stazione di Porta Nuova

Intesa tra Regione Veneto e Rete Ferroviaria Italiana per la realizzazione di un modello di mobilità sostenibile. Zaia: "Una rivoluzione dei collegamenti verso la sponda est del Garda"

Treno (immagini di repertorio)

Treno (immagini di repertorio)

Venezia, 31 maggio 2022 - Spostarsi sulla sponda orientale del Lago di Garda sarà più facile e sostenibile. Regione Veneto e Rete Ferroviaria Italiana hanno infatti sottoscritto un protocollo per la realizzazione di un modello di mobilità sostenibile e intermodale, che prevede lo sviluppo di una proposta di collegamento ferroviario con l'aeroporto Valerio Catullo di Verona, contemplando anche la possibilità di adottare sistemi leggeri o integrati con il sistema delle piste ciclabili.

"C'è chi parla di sostenibilità, c'è chi la mette in pratica", afferma il presidente della Regione Luca Zaia. "Ho firmato un protocollo con la dottoressa Vera Fiorani amministratrice delegata e direttrice generale di Rfi, - aggiunge - per rivoluzionare i collegamenti nel comprensorio della sponda est del Garda, tra Verona, il Valerio Catullo e i Comuni lacustri".

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"In particolare ci concentreremo sulla realizzazione del collegamento ferroviario lago-aeroporto e lago-stazione di Porta Nuova, una tratta che possa comprendere anche sistemi leggeri. L'obiettivo è integrare rotaia, gomma e acqua con i percorsi ciclabili, il tutto nel rispetto dell'ambiente", spiega poi Zaia ricordando che nel 2026 "Verona sarà sede olimpica" e che "tutta la provincia veronese vedrà milioni di visitatori e di turisti nei prossimi anni".

La creazione di un modello integrato "non può prescindere da un sinergico confronto con tutti i soggetti coinvolti", aggiunge l'amministratrice delegata di Rfi, Vera Fiorani, che parla di "un lavoro che punta a garantire enormi vantaggi per la collettività e il turismo, poiché contribuirebbe a ridurre le emissioni di Co2 e il consumo di risorse naturali".