Hellas Verona, Di Francesco: “La città mi spinge a dare il massimo”

Primo giorno da allenatore dell’Hellas per il tecnico abruzzese, che ha spiegato obiettivi e idee per la sua nuova squadra, pur ammettendo anche qualche errore fatto in passato

Eusebio Di Francesco

Eusebio Di Francesco

Verona, 16 Giugno 2021 – Eusebio Di Francesco è il nuovo allenatore dell’Hellas Verona e quest’oggi si è presentato ai tifosi e ai giornalisti. In conferenza stampa il tecnico, ex tra le altre di Roma, Sampdoria e Cagliari, ha subito cercato di dare la carica sia a sé stesso che all’ambiente: “Sono arrivato ieri sera - ha esordito - e ho trovato una città splendida. Questo mi spinge a voler dare il meglio di me stesso e fare il massimo nel mio lavoro per questa affascinante città”.

Obiettivo e modulo

Di Francesco ha raccontato la sua idea di calcio, ponendo l’obiettivo stagionale e sottolineando l’ottimo lavoro svolto dall’ex tecnico Ivan Juric, ora accasatosi al Torino: “Il Verona negli ultimi due anni ha avuto un grande coraggio e vogliamo mantenere questo tipo di spirito. L'obiettivo principale è la salvezza. Il modulo? Non voglio smontare quanto di buono è stato fatto dalla squadra di Juric. Certo ho le mie idee ma questo gruppo ha fatto molto bene con una precisa idea di calcio, inutile stravolgere tutto”.

La scelta

L’allenatore ha poi spiegato anche il perché della sua scelta di sposare il progetto dell’Hellas e anche il procedimento che lo ha portato sulla panchina dei gialloblù: “Ho avuto un incontro a Pescara un mese fa con il direttore D'Amico, con cui ho parlato, e bene, di calcio. Ho subito ricevuto sensazioni positive. Questo club mi ha voluto fortemente e ho la voglia ed il desiderio di ripartire”.

Il mea culpa

Spazio anche all’ammissione di alcuni errori commessi, secondo il tecnico, nella sua carriera: “Chi non fa non sbaglia, da questo punto di vista – ha detto -. Alla Sampdoria io mi sono dimesso, già dopo due o tre partite c'era qualcosa che si era rotto all'interno. E ho lasciato due anni di contratto. Questo fa capire che è stata una scelta inizialmente non corretta e frettolosa. A Cagliari non è andata bene, ho commesso degli errori che cercherò di non ripetere”.