Racket prostituzione, scoperto a Verona il 'residence a luci rosse'

Un residence usato come casa di appuntamenti, il proprietario affittava gli alloggi alle prostitute. Due arresti, 7 appartamenti sotto sequestro

Carabinieri

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Verona, 22 gennaio 2022 – Residence a luci rosse, sgominato un giro di prostituzione all’interno di un palazzo, con appartamenti usati per ricevere i clienti. Due gli arresti e sette gli alloggi finiti sotto sequestro, per un valore di 900mila euro. È il bilancio dell’operazione contro il racket delle lucciole messa in atto a Verona, dove i carabinieri di “Cà di David” hanno scoperto un vero e proprio residence del sesso.

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I militari avevano notato da tempo movimenti frequenti e sospetti vicino a uno stabile, formalmente adibito ad albergo. Gli investigatori hanno così scoperto che il residence era in realtà una casa di appuntamenti a luci rosse, al cui interno vivevano e lavoravano diverse prostitute, sotto la gestione consapevole del proprietario dell'immobile.

Secondo l'Arma, fino a gennaio i due arrestati hanno percepito cospicui introiti derivati dall'affitto di ciascuna abitazione che, settimanalmente, fruttava tra i 350 e i 400 euro. Gli alloggi venivano perfino subaffittati, dividendo le inquiline in fasce orarie, per massimizzare i guadagni ed evitare sovrapposizioni tra gli appuntamenti dei loro clienti. Questa settimana, Verona è finita più volte sotto ai riflettori: anche la polizia locale ha intensificato i controlli, fermando 900 persone in quattro giorni.