Ragazzi scomparsi a Verona, ritrovati in una scarpata: morti in un incidente stradale

La 500 sulla quale viaggiavano Sofia Mancini e Francesco D'Aversa era capovolta e coperta dalla vegetazione lungo la statale 450, vicino ad Affi. Ad avvistarli, due operai della manutenzione stradale

Verona, 20 ottobre 2022 – Sono morti in un incidente stradale Sofia Mancini e Francesco D'Aversa, i due ventenni veronesi scomparsi lunedì notte, all’uscita da una discoteca della zona. Erano ricercati da giorni, il loro volto era apparso anche ieri sera in apertura della trasmissione “Chi l’ha visto?”. L’ultimo avvistamento vicino al locale, a bordo della Fiat 500 del ragazzo. Poi il buio. 

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Stamattina, il tragico ritrovamento. La vettura e i corpi erano in una piccola scarpata al lato della statale 450, vicino ad Affi, nel Veronese. L’utilitaria era capovolta e coperta dalla vegetazione, per questo nessuno l’aveva ancora notata, nonostante fossero passati più di due giorni dal terribile schianto. L’auto è stata notata da alcuni operai della manutenzione stradale. La 20enne Sofia Mancini, viveva con la famiglia a Costermano sul Garda, mentre il 24enne Francesco D'Aversa, lavorava a Verona ed era originario di Taranto. Il primo a confermare il ritrovamento dei due ragazzi è stato Stefano Passarini, il sindaco di Costermano che si era subito attivato dando l'allarme sulla scomparsa dei giovani.

Cosa è successo quella notte

La vettura era completamente distrutta e nascosta tra i rovi. Si attende una conferma ufficiale, ma i medici del Suem hanno già constatato il decesso delle persone che si trovano all'interno. I giovani avevano trascorso la serata di lunedì in un locale sulle Torricelle di Verona e poi si erano allontanati in macchina facendo tappa a Peschiera, dove Francesco aveva accompagnato un suo coinquilino.

Poi sarebbe stato il turno di Sofia, ma la ragazza non aveva fatto ritorno a casa. Martedì mattina i loro cellulari erano stati agganciati da una cella telefonica tra Lazise e Calmasino. Dal primo pomeriggio di mercoledì, i vigili del fuoco in particolare, erano impegnati nella ricerca della coppia. Il campo base era stato posto in Via dell'artigianato a Calmasino. Oggi la terribile scoperta.

Le ricerche

Le ricerche, effettuate anche con droni ed elicotteri, si erano concentrate ieri sulla sponda del Lago di Garda tra Calmasino e Lazise, dove le celle telefoniche avevano agganciato lunedì notte per pochi istanti il cellulare di Sofia. Il dirupo dov'è finita la vettura non era visibile dalla strada che collega Lazise ad Affi. È stata una squadra di operai di Veneto Strade ad accorgersi stamane di alcuni pezzi di carrozzeria semi-coperti dai cespugli.

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