Risultati elezioni comunali a Verona. É ballottaggio: Tommasi in testa, Sboarina dietro

Il centrosinistra è in vantaggio, Damiano Tommasi riesce a forzare lo storico fortino del centrodestra con oltre il 40%. Il sindaco uscente, Federico Sboarina, si ferma al 32%

Federico Sboarina (centrodestra) e Damiano Tommasi (centrosinistra)

Federico Sboarina (centrodestra) e Damiano Tommasi (centrosinistra)

Verona, 13 giugno 2022 –  É Damiano Tommasi il vincitore di questa prima tornata elettorale: un risultato a sorpresa che, con oltre il 40% dei consensi e circa 34mila voti, va al ballottaggio contro il centrodestra di Federico Sboarina, sindaco uscente della città. Un gol importante, come direbbe l’ex calciatore Tommasi, che potrebbe aprire una breccia nel fortino del centrodestra e scalzare Giordani al secondo turno, previsto per il 26 giugno.

Al secondo posto, quindi, c’è Federico Sboarina, con circa 5mila voti in meno sull’avversario e oltre il 32%, sicuro avversario per il ballottaggio del 26 giugno, dove si giocherà la partita dei prossimi cinque anni.  Con il centrosinistra che, a sorpresa, rischia di scippare lo scettro al centrodestra – che storicamente governa il capoluogo di provincia, che aspira a diventare parte di una città metropolitana allargata con Padova e Venezia – l'ex primo cittadino “sceriffo” Flavio Tosi diventerà determinante per dare una “spinta” alla colazione zoppa di Fratelli d’Italia e Lega, facendo pesare il suo 24% e gli oltre 20mila consensi raggiunti con l’appoggio di Forza Italia. Il leader dei no-vax, Alberto Zelger, si ferma sotto il 3%. Briciole, invece, per Anna Sautto e Paola Barollo, entrambe ampiamente sotto l’1%.

"Vorrei parlare alla squadra, a quanti compongono la macchina comunale. E, soprattutto, dare un chiaro segnale sulla parità di genere, di cui Verona ha bisogno". È così che Damiano Tommasi immagina i primi 100 giorni da sindaco, dopo avere visto crescere la sua posizione in vetta al primo turno, ticket sicuro per il ballottaggio. "Ci siamo vicini, va dato l'ultimo colpo d'ala", aggiunge.

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Sommario:

Le liste: i primi risultati

Damiano Tommasi fa il pieno anche dei voti di lista, primo a Verona con una percentuale intorno al 16,10%; il Pd resta il secondo partito in città, pur perdendo un paio di punti percentuali, dal 15,83% al 13.60% circa. A destra, Fdi diventa il primo partito di coalizione, quintuplicando le preferenze dal 2,72% di cinque anni fa all'11,35%, diventando la terza formazione in riva all'Adige.

Anche cinque anni fa c'era Flavio Tosi a fare da “guastafeste” al centrodestra con la propria lista in appoggio a Patrizia Bisinella, sua moglie. La lista con il suo nome era stata la prima in città, con il 16,35%, davanti ai Dem. Quest'anno, la Lista Tosi è arretrata di sei punti, intorno al 10,2%, diventando la quarta forza. La Lega passa dal quarto posto con l'8,83% al quinto, scivolando un posto e di due punti, al 6,92%. Scomparsi i Cinque stelle, che cinque anni fa erano la quarta forza con il 9,45%.

"Pd? Bene senza 5 Stelle"

“A Verona dovremo affrontare queste due settimane che ci dividono dal ballottaggio con lo stesso spirito con cui abbiamo intrapreso la campagna elettorale: intorno alla forza e alla autorevolezza della candidatura di Damiano Tommasi si è aggregato un campo largo fatto da forze di sinistra, di centrosinistra, da movimenti civici che hanno avuto un denominatore comune, la capacità di ascolto di cittadini che hanno bocciato l'amministrazione uscente, quella del sindaco Sboarina. Ora con la stessa determinazione puntiamo al ballottaggio non dando nulla per scontato", dice Andrea Martella, segretario regionale del Partito democratico in Veneto. 

"I risultati parziali delle amministrative ci danno una prima indicazione chiara: il Pd per competere deve avviare un dialogo con Azione, Italia Viva e i civici'', dice il senatore Pd, Andrea Marcucci, dando così una prima indicazione a caldo su quello che accadrà nei prossimi giorni in vista del ballottaggio. ''I candidati Dem vanno bene senza l'alleato 5 stelle – continua – come a Padova, a Verona e a Lucca anche, mentre nelle città in cui si è misurato il campo largo, i risultati sembrano insufficienti. Mi auguro che di fronte a queste evidenze, il Pd arrivi alle giuste contro misure".

Tommasi: "Se vinco, vado in bici alla cima Coppi"

“Se vinco prometto di andare in bici fino alla cima Coppi sullo Stelvio. Per festeggiare aspetto i risultati. Se i risultati saranno questi (quelli degli exit poll, che lo danno sicuro al ballottaggio, ndr) sono un po’ sorpreso onestamente, specie per la forbice con gli altri sfidanti, questo risultato sarebbe una grande vittoria per la città”. Così Damiano Tommasi ha commentato gli exit poll che lo danno in vantaggio alle Comunali di Verona. “Chi vorrei affrontare al secondo turno tra Sboarina e Tosi? Entrambi rappresentano il passato, speriamo si scelga una novità", aggiunge il candidato del centrosinistra. "Al ballottaggio è sicuro che andrò, almeno lo spero per chi fa i sondaggi", ironizza Tommasi. Chi è Damiano Tommasi: il profilo

Il mondo del calcio: "Tommasi leader silenzioso"

"Sono felice per Damiano, per l'uomo e la correttezza con cui si è sempre mosso nella vita, per le sue idee di aiuto verso chi ha meno possibilità. Un uomo che fa le cose per gli altri e non per se stesso", è il commento di Fabio Capello – ex allenatore della Roma dello scudetto, con Tommasi in campo, oltre che di Milan e Juventus – che aggiunge: "Non gli interessa visibilità: è un leader silenzioso", ha concluso Capello. "Non ho conosciuto Tommasi di persona, ma mi è sempre sembrato garbato e a modo. Un calciatore sui generis, da quel punto di vista l'ho sempre apprezzato. So che si è anche occupato di sindacati e mi sembra una brava persona oltre che un grande giocatore". Lo dice il figlio dell'ex presidente della Roma Dino Viola, Ettore Viola.

"Non mi esprimo sulla politica, ma per Damiano: è un'ottima persona di alto affidamento in qualsiasi campo, perché ha un modus operandi che forse non combacia neanche con quello che siamo abituati a vedere in politica". Lo dice l'ex portiere giallorosso Marco Amelia. E continua: "Gli auguro davvero il meglio e che riesca nel suo intento a livello di persona, Damiano lo conoscono tutti e non devo essere certo io a dire di che pasta è fatto", ha concluso l'ex portiere di Milan e Roma.

"Il mio ricordo è di un giocatore straordinario, un uomo e una persona seria con dei valori e dei principi. Chi trova una persona come Damiano può solo definirsi fortunato", dice l'ex difensore e dirigente giallorosso, Tonino Tempestilli, commentando il risultato registrato da Damiano Tommasi al primo turno delle elezioni a sindaco di Verona

Tommasi? "Un bellissimo risultato: uomo serio e capace, che ha guidato magnificamente l'Aic, mostrando tante idee e un grande autocontrollo, può fare tanto". Lo ha detto l'ex giocatore di Roma e Fiorentina, Giancarlo De Sisti, riguardo al risultato registrato da Damiano Tommasi nelle comunali di Verona. "Questo risultato se l'è meritato e sono sicuro che potrà fare ancora tanto", ha concluso De Sisti.

Le reazioni

"Gli ultimi dati dai seggi veri da Verona danno testa a testa Tommasi e Sboarina, poi Tosi, se il centrodestra fosse stato unito la partita sarebbe stata chiusa". Lo afferma il segretario della Lega, Matteo Salvini, commentando dalla sede della Lega di Milano i risultati delle amministrative di ieri. A Verona, “con chi fosse la Lega era chiaro ed evidente a tutti". Spariti i pentastellati dalla scena politica scaligera, che cinque anni fa erano la quarta forza cittadina. 

“In tutta Italia stanno arrivando buoni risultati, con Fdi in crescita esponenziale. La sinistra si attacca a Verona, ma hanno preso schiaffi ovunque, da Genova, dall'Aquila, da Palermo. Ora il centrodestra, anche a Verona, si ricompatterà”. Lo afferma Giovanni Donzelli (FdI), parlando nel quartier generale del partito di Giorgia Meloni a Via della Scrofa. 

"Continuano a parlare di Verona, continueranno a farlo per due settimane. Tra 15 giorni vincerà il centrodestra anche lì, speriamo con Sboarina, e i dati in arrivo fanno ben sperare in questo senso", sottolinea Donzelli.

Seggi aperti: cosa succede

È iniziato il conto alla rovescia, Verona sta per scoprire quali saranno i candidati che, presumibilmente, andranno al ballottaggio il prossimo 26 giugno. Diventata la città emblema della crisi politica in atto nel centrodestra, che a Verona si presenta diviso, qui si giocherà il futuro delle alleanze in Veneto. L'altro capoluogo dove si vota in regione è Padova.

C'è già un dato da cui partire: secondo il primo exit poll Opinio Italia per la Rai, con una copertura del campione dell'80%, alle elezioni comunali a Verona, il ballottaggio è certo per lo sfidante di centrosinistra ed ex calciatore Damiano Tommasi attestato fra il 37% e il 41%. Tomasi dovrà vedersela al secondo turno con chi risulterà più avanti nello scrutinio fra i due duelleanti di centrodestra: il sindaco uscente Federico Sboarina sostenuto da Fdi, Lega e liste civiche ed il suo predecessore Flavio Tosi, sostenuto da Forza Italia e liste civiche, appaiati nel primo exit poll fra il 27% e il 31%. 

Per quanto riguarda l'affluenza alle amministrative, alle 23 di ieri sera è stata del 54,35% per la città di Verona, in lieve calo rispetto al 60,07% delle ultime amministrative, a fronte di una media regionale del 51,44% in Veneto

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Scheda azzurra: i nomi. Sono 6 i candidati sindaco che si contendono la fascia tricolore, sostenuti da 844 aspiranti consiglieri comunali divisi nelle 26 liste scese in campo. Riflettori puntati sulla partita più difficile, che potrebbe portare a un'emorragia di voti: un duello all’ultimo voto per cercare di arrivare al ballottaggio, tra il sindaco uscente Federico Sboarina (sostenuto da Lega e Fratelli D’Italia) e lo storico primo cittadino patavino Flavio Tosi, leader di una coalizione voluta da Forza Italia, che ai tempi dei suoi due mandati fu tra i politici più discussi per il pugno di ferro con cui gestì le situazioni più spinose. 

I candidati sindaco e le liste

Un banco di prova per il sindaco uscente Federico Sboarina, ricandidato con sei liste: Veneta Autonomia-Noi con l’Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Sboarina Sindaco Battiti, Verona Domani-Coraggio Italia e Verona al Centro. Eletto la prima volta nel maggio del 2007, fu riconfermato per un secondo mandato amministrativo nel 2012: questa volta Flavio Tosi è tornato deciso a strappare lo scettro a Sboarina, sostenuto da 9 liste: Pensionati Veneti, Fare!, Lista Tosi, Tosi C’è, Csu Veneta, Ama Verona, Forza Italia, Prima Verona e Movimento Difesa Sociale. In caso di ballottaggio tra loro due, sarà un ultimo miglio durissimo; se invece sarà il centrosinistra a contendersi il secondo turno con Tosi o Sboarina, la partita si giocherà sul ricompattamento del centrodestra con apparentamenti ufficiali e alleanze di fatto.

Il centrosinistra gioca la partita con Damiano Tommasi e sei liste: Partito Democratico, Damiano Tommasi Sindaco, Azione Più Europa, Traguardi, In Comune per Verona Sinistra Civica Ecologista ed Europa Verde. In campo anche Anna Sautto del movimento 3V Verità Libertà e Alberto Zelger che punta sul popolo dei no-vax con le liste: Zelger Sindaco Libertà Nelle Scelte, Il Popolo della Famiglia e Verona per la Libertà. Paola Barollo in corsa con Costituzione Verona Libero Pensiero.

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