CronacaTassista rifiuta la corsa a disabile: "Non prendo persone in sedia a rotelle"

Tassista rifiuta la corsa a disabile: "Non prendo persone in sedia a rotelle"

È accaduto alla stazione di Verona Porta Nuova, vittima della discriminazione è Vincenzo Falabella, presidente della onlus romana Fish. L'autista rischia una denuncia penale

Nel riquadro: Vincenzo Farabella, presidente di Fish e vittima della discriminazione

Nel riquadro: Vincenzo Farabella, presidente di Fish e vittima della discriminazione

Verona, 2 ottobre 2022 – Rifiuta la corsa a un disabile in sedia a rotelle, lasciandolo nel parcheggio sotto la pioggia battente. È stato denunciato stamattina il tassista veronese protagonista di questa assurda vicenda, accaduta venerdì sera nel posteggio taxi della stazione di Verona Porta Nuova. A subire l’incivile trattamento è stato Vincenzo Falabella, presidente della Onlus Fish, la Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap.

“Praticamente ero già salito a bordo e l’assistente del servizio Sala Blu stava caricando la mia carrozzina, piccola e leggera, quando il tassista mi ha invitato a scendere dicendo che quelli come me devono chiamare una macchina apposita”, ha raccontato Falabella. “Accortosi che ero in sedia a rotelle, mi fa scendere dall’auto dicendo: ‘io non prendo persone in sedia a rotelle, devi chiamare la macchina per voi”, ricorda Farabella.

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Cosa è successo

Falabella era arrivato in treno da Roma a Verona per festeggiare i 45 anni del Galm, l’associazione di Pescantina che riunisce le persone con lesione al midollo spinale di tutto il Veronese. Stanco del viaggio, ha chiesto la corsa a un tassista. E, in un primo momento, è riuscito anche a salire sull’auto, ma poi – quando si è accorto che per muoversi utilizza una carrozzina – l’autista l’ha fatto scendere prima di partire per un’altra chiamata. La scena è avvenuta davanti a decine di persone, testimoni di quanto accaduto. Questa mattina Falabella ha presentato un dettagliato esposto sull’episodio al comandante della polizia locale di Verona, Luigi Altamura.

Reato penale

Prima di andarsene, il tassista ha fornito un numero di licenza diverso dal suo, ma la polizia locale sta cercando di risalire alla sua identità: Farabella ha scattato una foto del taxi, che potrebbe incastrare il responsabile del gesto incivile. Il tassista rischia una denuncia penale per interruzione di pubblico servizio, ma il regolamento comunale prevede anche la sospensione o la revoca della licenza.

Stefani: “Pregiudizio”

“Accade che, quando la disabilità diventa visibile, una parte della nostra società la percepisce ancora come un problema. Questa mentalità ha portato un tassista di Verona a negare il servizio a Vicenzo Falabella, il presidente della Fish, quando si è accorto che per muoversi utilizza una carrozzina. Un mezzo come un altro, che ha provocato un pregiudizio per cui le persone con disabilità dovrebbero salire su vetture ‘a loro riservate’. È assurdo pensare che per alcune persone esista ancora un loro”, commenta la ministra alle Disabilità, Erika Stefani.

“Non vi sono ragioni per rifiutare un servizio ad una persona con disabilità: basta buona creanza e rispetto”, conclude la ministra. “Quel taxi che non è partito dimostra che purtroppo – conclude – c'è ancora tanto lavoro da fare per vivere in un Paese che rispetti il diritto di una persona a muoversi in quanto tale”.

Zaia: "Si faccia chiarezza"

"Spero che la Polizia locale di Verona faccia al più presto chiarezza in modo di poter applicare quanto prevede la legge per casi come questo. Si tratta di una circostanza molto triste, nella quale emerge una particolare insensibilità d'animo", così il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia commenta la notizia del disabile che venerdì sera, sotto la pioggia, è stato fatto scendere da un taxi presso il posteggio taxi della stazione di Verona Porta Nuova perché in sedia a rotelle. "L'insensibilità d'animo - prosegue il presidente Zaia - è una caratteristica umana che non fa parte del Dna, della storia e della cultura dei veneti, gente attenta al prossimo al punto che uno su cinque di loro è impegnato nel volontariato. L'auspicio è quello di non dover più leggere di fatti di questo tipo".