Verona, Tommasi proclamato sindaco: "Per me si apre un futuro diverso"

Entro metà luglio verrà convocato il primo consiglio comunale. Riserbo sulla giunta, il vicesindaco sarà donna. Sboarina: "Presto si vedranno i frutti del mio lavoro"

La proclamazione del sindaco Damiano Tommasi

La proclamazione del sindaco Damiano Tommasi

Verona, 29 giugno 2022 – È stato proclamato il nuovo sindaco di Verona, oggi Damiano Tommasi si è insediato ufficialmente alla guida della città. Dopo la proclamazione, il primo discorso in municipio da sindaco di Verona. “Occorre la concretezza e la vicinanza di una città che mette da parte le bandierine e pensa alla cura delle proprie cittadine e ai propri cittadini”, ha detto il neo eletto. Nel corso della riunione di insediamento, il sindaco ha annunciato che convocherà la prima seduta del consiglio comunale entro la metà di luglio, il termine ultimo fissato dalla legge è il 19 luglio.

“Si può fare politica in tanti modi, noi ne abbiano scelto uno e la città ci ha premiato. La vera sfida è che anche questo modo di fare politica diventi buona amministrazione e riesca a dare a Verona quello che merita, quello che deve ambire ad ottenere”, ha aggiunto Tommasi.

Sommario:

Il vicesindaco sarà donna

La prima seduta del consiglio sarà presieduta dalla “consigliera anziana”, cioè la persona con più preferenze, Veronica Atitsogbe, italiana di seconda generazione, nata a Verona da genitori del Togo, che è stata la più più votata nella lista Tommasi.

In quell'occasione ci sarà anche il giuramento del sindaco, che poi comunicherà la composizione della giunta, in modo da procedere all'eventuale surroga dei consiglieri nominati assessori. Per ora Tommasi non ha lasciato trapelare nulla, ma è confermato che il ruolo di vicesindaco sarà affidato a una donna, con in pole position la consigliera del Pd Elisa La Paglia. In consiglio comunale, Damiano Tommasi potrà contare su 22 consiglieri di maggioranza (oltre a lui) in rappresentanza della sua Lista, del Pd e delle civiche Traguardi e “In Comune per Verona”,Sinistra Civica Ecologista”. Gli altri 14 consiglieri spetteranno alle minoranze, compresi i candidati sindaci Federico Sboarina e Flavio Tosi.

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Tommasi: “Si apre un futuro diverso”

“Per me si apre un futuro diverso da quello che è stato il mio recente passato – ha detto Tommasi ripensando agli anni sui campi da calcio e poi all’impegno nel sindacato dei calciatori – ma sono contento di non sentirmi solo e di avere coagulato e animato attorno a questo progetto tanta bella gente che ha voglia di essere protagonista, spero che la nostra amministratore riesca ad essere facilitatore di questo entusiasmo, riuscendo a trattenere le risorse migliori della città che sono i nostri giovani”.

“In questi giorni – ha spiegato alle tante persone che oggi hanno seguito l’insediamento – abbiamo ricevuto attestati di stima e disponibilità di collaborazione da tante amministrazioni, non solo a noi vicine, quindi territoriali, ma da tutta Italia. Il senso di rete che vogliamo comunicare e attuare è stato sicuramente colto e speriamo di riuscire a concretizzarlo”.

Sboarina: “Si vedranno presto i frutti del mio lavoro”

L’ex primo cittadino traccia un bilancio di cinque anni di mandato. "Ho ripercorso nella mia mente – spiega – i momenti più bui e difficili: la pandemia, l'emergenza economica, la guerra in Ucraina, le alluvioni. Credetemi, non mi sono mai fermato, non ci siamo mai fermati, giorno e notte, mai arresi. Abbiamo preso in mano una città cercando di farne un capolavoro. Oggi lasciamo alla nuova amministrazione una Verona in grande fermento, piena di turisti, con le municipalizzate risanate e rilanciate, con l'aeroporto in costruzione, la Fiera rilanciata, le grandi opere tra cui il Central Park. Nei prossimi anni si vedranno i frutti di quello che abbiamo seminato. Verona scoprirà che la squadra che ho guidato ha dato il meglio di sé. Verona scoprirà che non è stata solo amministrata, è stata amata", racconta l'esponente di Fratelli d'Italia.

L’ex sindaco rompe il silenzio

C’è tanta amarezza nelle parole dell’ex sindaco Federico Sboarina, penalizzato dalla divisione interna al centrodestra e dal mancato apparentamento con Flavio Tosi. “Non nascondo il rammarico di non poter proseguire. Soprattutto dopo aver dedicato cinque anni di vita ad un progetto, che con coerenza abbiamo portato avanti fino alla fine. Mettendo davanti a tutto, anche agli accordi di Palazzo, i nostri valori. Perché sono i valori quelli che alla fine fanno la differenza, nelle scelte di tutti i giorni, quelle che segnano il destino di una città”, commenta Sboarina.

Sboarina è rimasto in silenzio dopo i risultate che lo hanno visto prima in svantaggio su Tommasi e poi perdente al ballottaggio. “Il silenzio di questi giorni è stato necessario. Faccio parte di quella categoria di persone che prima di parlare riflettono, analizzano, comprendono ciò che è accaduto e che si prendono anche il giusto tempo per metabolizzare gli eventi, le emozioni", dice Sbaorina.