Università di Verona, borsa di studio a giovane rifugiata eritrea: 18 i candidati

La studentessa a settembre sarà accolta dall’ateneo cittadino per frequentare il corso di laurea magistrale internazionale in 'Linguistics'. Il rettore: “Portiamo avanti il valore dell’accoglienza”

Un'aula di studenti (Foto d'archivio)

Un'aula di studenti (Foto d'archivio)

Verona, 24 giugno 2021 – Una studentessa rifugiata, originaria dell’Eritrea, è la vincitrice della borsa di studio bandita dall’Università di Verona nell’ambito del progetto “University Corridors for Refugees” (Unicore), finalizzato alla creazione di corridoi umanitari per studentesse e studenti rifugiati o richiedenti asilo.

La vincitrice della borsa di studio

La giovane eritrea, selezionata per merito e motivazioni fra 18 candidati, a partire dal prossimo anno accademico, a settembre, frequenterà il corso di laurea magistrale internazionale in 'Linguistics'. Altri nove ragazzi sono stati invece risultati idonei a sostenere l’intervista orale per l’iscrizione ad altri corsi.

È soddisfatto dei traguardi raggiunti il rettore dell’ateneo veronese, Pier Francesco Nocini, che in una nota ha dichiarato: “L’ateneo porta avanti i valori di inclusione, accoglienza e cooperazione per contribuire al miglioramento della qualità di vita delle persone”.

I partner del progetto Unicore

Al progetto Unicore, avviato nel 2019 dall’Unhcr e dall’Università di Bologna e giunto oggi alla sua terza edizione, collaborano ben 24 atenei italiani, ma anche il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, la Caritas e la Diaconia Valdese.

Decisiva è però la collaborazione di un’ampia rete di partner fra l’Etiopia, dove i ragazzi – provenienti perlopiù da Eritrea, Sudan e Sud Sudan – ottengono lo stato di rifugiato, e l’Italia, che fornisce il supporto necessario agli studenti che fanno parte del programma per l’intera durata del programma di laurea. Alle borse di studio bandite dalle 24 sedi universitarie italiane aderenti hanno già partecipato, in totale, oltre 400 studenti.

Il tavolo di lavoro a Verona

A Verona il progetto è supportato da un tavolo di lavoro di cui fanno parte l’assessorato alla Cultura e alle Pari opportunità del Comune, Cait, Caritas, Cestim, la Comunità ebraica di Verona e Vicenza, la Diaconia Valdese, Esu, Fondazione Nigrizia, Migrantes, l’Unione delle Comunità ebraiche italiane. A breve, a questi enti, si aggiungeranno anche l’associazione Ponti e il Consiglio islamico.