Verona, 15 maggio 2021 - Il sindaco di Verona, Federico Sboarina, ha annunciato ieri la chiusura dei cantieri per la filovia di Verona. Unico ancora aperto è quello di via Città di Nimes, a causa del blocco dei lavori dovuto al ritrovamento di una bomba: data prevista per la chiusura, metà giugno.
Finiscono così i disagi per i cittadini e la viabilità potrà riprendere nella normalità in via Tunisi, via Dalla Corte, via Fedeli, via Comacchio, via Caperle, anche se in via Dalla Corte manca ancora la segnaletica orizzontale a causa delle piogge degli ultimi giorni che hanno impedito i lavori.
Il progetto e le polemiche
La filovia è un’opera voluta dalla precedente amministrazione di Verona, e prevede quattro linee a trazione elettrica e un percorso di 24 chilometri tra le vie della città. È costata 142 milioni di euro, di cui 95 sono contributo statale.
Tuttavia negli anni l’opera pubblica ha suscitato polemiche tra i residenti delle zone interessate e critiche dalle opposizioni, che accusano l’amministrazione di non aver fatto migliorie rispetto al progetto approvato dall’ex sindaco Tosi.
I ritardi
È stata inoltre caratterizzata da uno scontro tra Comune e l’associazione di imprese che si erano aggiudicate le gare nel 2015, ma non erano riuscite a portare a termine i lavori nei tempi stabiliti.
Tanto da spingere il Comune, a ottobre 2020, a risolvere il contratto firmato dalla precedente amministrazione. Il nuovo accordo è stato firmato a gennaio 2021, con scadenze più stringenti per le ditte.
La data prevista per la fine dei lavori era stata individuata a gennaio 2022, ma a causa di un anno di pandemia, che ha rallentato i lavori e bloccato i cantieri, non sarà possibile rispettare il programma.