Volantino con Mussolini a Verona, il sindaco Sboarina: "Una goliardata"

Spunta l’autore della “provocazione” per pubblizzare una palestra infilata nelle cassette della posta alla vigilia del Giorno della Memoria

Il sindaco di Verona, Federico Sboarina (foto d'archivio)

Il sindaco di Verona, Federico Sboarina (foto d'archivio)

Verona, 29 gennaio 2022 – Sarebbe dunque una “provocazione” il volantino choc con l’effigie di Mussolini che annunciava l’apertura della prima “palestra di fascismo” di Verona, distribuito nelle cassette della posta a Borgo Trento alla vigilia del Giorno della Memoria. A fare il punto dopo la bufera mediatica è il sindaco veronese Federico Sboarina che torna oggi 29 gennaio sulla vicenda. “Si tratta di una goliardata. Invece per qualcuno è stata l'occasione per far partire, anche con astuzia, la solita gogna su Verona”, dichiara il primo cittadino di Verona, commentando le dichiarazioni di un giovane veronese che ha ammesso di essere l'autore “per provocazione” del volantino che annunciava l'apertura di una “palestra di fascismo”, distribuito nel quartiere di Borgo Trento.

“A livello nazionale - ha proseguito Sboarina - è bastato un tweet di Paolo Berizzi o un post del giornalista Enrico Mentana per leggere ogni tipo di ironia sulla nostra città, resuscitando i soliti luoghi comuni che non corrispondono al vero ma che fanno tanto comodo a qualcuno. Come ad esempio alla sinistra veronese e ai suoi consiglieri comunali, che non si sono fatti pregare nel gettare fango sulla propria città che pure vivono tutti i giorni”.

Le confessioni dell’autore del volantino rilasciate a un quotidiano locale ha spinto il sindaco Sboarina a chiedere le scuse da chi ha accusato la città di fascismo. “Vediamo se arrivano – dice il primo cittadino -. Intanto, continuerò a fare ogni atto utile per tutelare l’immagine di Verona”.