"C'è un aggredito", l'Ucraina, e "un aggressore" la Russia, quindi "la legittima difesa è importante". Ma la "logica delle armi" non può essere l'unica strada da percorrere. A un anno dall'inizio del conflitto bisogna lavorare perché "si aprano spazi di pace" e si cerchi "una via del dialogo". A dirlo è il presidente della Conferenza episcopale italiana, card. Matteo Zuppi
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