Ancona, 10 ottobre 2011 – All'alba del 7 giugno scorso aveva abusato di una connazionale conosciuta poco prima. Oggi, per quello stupro avvenuto lungo la scalinata che porta alla spiaggia del Passetto, E.F.P., romeno di 36 anni, è stato condannato col rito abbreviato dal gup Francesca Zagoreo a 5 anni di reclusione e a risarcire la vittime con 15mila euro.

Secondo l'accusa, l'uomo avrebbe colpito la vittima al volto con un pugno, l'avrebbe afferrata per i capelli e trascinata lungo la prima rampa, provando ad avere un rapporto orale con lei, ma senza riuscirci. A quel punto, E.P. avrebbe spinto la donna verso una siepe e l'avrebbe violentata. Diversa la ricostruzione della difesa, rappresentata dagli avvocati Stefano Drago e Alice Franceschetti, per i quali non ci sarebbe stato nessuno stupro: i due avrebbero solamente litigato perché lei non voleva restituirgli le chiavi della moto.

Ad ogni modo, era stato un passante a chiamare i soccorsi quando sentì la donna gridare. La giovane venne soccorsa da un’ambulanza e la polizia arrestò subito l’imputato. I difensori ricorreranno in appello contro la condanna.