L'Aquila, 30 settembre 2013 - "Giustizia è stata fatta, è la sentenza che ci auguravamo. Siamo soddisfatti perché questa sentenza potrà essere un esempio anche per gli altri casi che vedono vittime le donne". Sono le prime parole a caldo di Michele Rea, fratello di Melania, dopo la sentenza della Corte d'Appello che ha condannato Parolisi a 30 anni. Parlando della piccola Vittoria, figlia di Melania e Salvatore, Michele ha detto: "Sicuramente saprà la verità quando sarà il momento e mia sorella ci aiuterà da lassù". E ha concluso: "Per noi è stata una liberazione. C'è stata un'attesa snervante. Oggi è stata una delle giornate più lunghe della mia vita. E' stata una sconfitta per tutti, ma una vittoria per la giustizia".

“Eravamo sicuri di questo esito ma c’è rammarico di non sapere la verità e c’è una tristezza generale per tutto quello che è successo”. Lo ha detto Gennaro Rea, zio di Melania, commentando la condanna inflitta a Salvatore Parolisi. “Per noi - ha aggiunto - non è assolutamente una vittoria. Alla lettura della sentenza non abbiamo avuto nessuna emozione ma solo tristezza per non avere più Melania”.

“Giudichiamo molto positivamente la sentenza - ha commentato il legale della famiglia Rea, Mauro Gionni - Parolisi resta colpevole, la famiglia ha accolto molto favorevolmente il verdetto”. Poi Gionni ha  spiegato che la riduzione rispetto alla sentenza d’ergastolo comminata in primo grado è dovuta all’effetto del rito abbreviato.

 

TUTTO SUL CASO REA

FOTO E VIDEO Tutte le tappe del delitto Rea

LA SENTENZA DELL'APPELLO Parolisi condannato a 30 anni

LA SENTENZA DI 1° GRADO Parolisi condannato all'ergastolo

LA SCHEDA Dalla scomparsa di Melania al processo di Parolisi